Tutto da rifare nella controversa vicenda penale per la quale un commerciante aquilano di 61 anni è stato condannato in primo grado a 3 anni e mezzo di reclusione. E’...
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Questi i fatti ad oggi accertati. Madre e figlioletta decidono di uscire. La donna deve fare shopping in un centro commerciale. Tutto bene fino a quando la bambina non incomincia a fare i capricci. Ormai la donna è arrivata al parcheggio e decide lo stesso di fare alcuni acquisti nel centro commerciale, peraltro luogo che conosce molto bene, perché ex dipendente di un negozio. E così mentre lei si occupa degli acquisti, decide di affidare la figlia temporaneamente al suo ex datore di lavoro. Terminati gli acquisti, la donna torna, lo ringrazia e va via. Passano pochi giorni e la bambina perde la gioia, l'allegria, la spensieratezza. E a insospettirsi che qualcosa non va è la figlia del nuovo compagno della mamma. La ragazza, che ha 17 anni, la convince a parlare, a raccontare i motivi del proprio turbamento. La verità lascia senza parole l'adolescente: la bambina racconta di essere stata palpeggiata dall'ex datore di lavoro della mamma. Il grave episodio viene subito raccontato ai genitori che non perdono tempo e denunciano tutto alla magistratura. L’imputato è assistito dagli avvocati Giulio Agnelli e Patrizia D’Eramo, la parte civile dall’avvocato Maria Teresa Di Rocco.
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Il Messaggero