Abruzzo, trovato il batterio che intossica l'acqua: è "termoresistente" ed ha raggiunto anche un altro paese

È di origine batterica l’intossicazione alimentare che domenica ha colpito più di duecento residenti a San Valentino e dintorni. Il batterio tossico,...

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È di origine batterica l’intossicazione alimentare che domenica ha colpito più di duecento residenti a San Valentino e dintorni. Il batterio tossico, individuato dalla Asl di Pescara nei campioni di acqua, si chiama clostridium perfringens. Si tratta di un microrganismo termoresistente e, pertanto, pericoloso anche se ingerito dopo che l’acqua è stata bollita. Vietato, dunque, usare l’acqua per uso alimentare. Lo prescrive l’ordinanza del sindaco Antonio D’Angelo, emessa ieri in base all’esito delle analisi della Asl. Il provvedimento del sindaco Antonio D’Angelo prevede la «limitazione dell’uso dell’acqua potabile su tutto il territorio comunale servito dall’acquedotto dell’Orfento con divieto di utilizzo a qualsiasi scopo alimentare, anche bollita, fino al ripristino delle condizioni di conformità». In assenza di nuove disposizioni, dunque, è consentito esclusivamente l’uso di acqua per fini igienici. Attiva, sin da domenica, la Protezione civile che, per conto del Comune, assicura la fornitura di acqua con le autobotti.

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L’epidemia di dissenteria, con febbre e vomito persistenti, sembra essersi diffusa intanto anche in una zona del Comune di Scafa dove alcuni cittadini hanno accusato gli stessi sintomi dei vicini di San Valentino. Le attenzioni dei tecnici sono sull’acquedotto dell’Orfento che ha origine a Caramanico e serve entrambi i Comuni. Si tratterà di individuare il punto in cui è avvenuta la contaminazione dell’acqua da parte del batterio che ha provocato l’epidemia di dissenteria. Fortunatamente i sintomi si risolvono in un paio di giorni e nessuno ha dovuto fare ricorso alle cure ospedaliere. L’emergenza in paese, comunque, continua e non è dato sapere quando l’allarme potrà rientrare. Sulla vicenda interviene il vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Pettinari, che chiede all’assessore Nicoletta Verì l’attivazione di protocolli sanitari per tutelare i cittadini e indagare sulla matrice dei sintomi. «La salute pubblica è una priorità assoluta – si legge in una nota - e mi auguro che ora l’obiettivo non si muova di un millimetro da questa situazione. Stiamo già facendo i conti con una crisi idrica senza precedenti: bisogna fugare subito con accertamenti approfonditi ogni sospetto di insalubrità».
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Il Messaggero