Bancarotta: Gdf sequestra denaro e beni per 2,3 milioni nel Teramano

Bancarotta: Gdf sequestra denaro e beni per 2,3 milioni nel Teramano
TERAMO - Eseguiti dalla Guardia di Finanza di Teramo due decreti di sequestro preventivo finalizzati alla confisca, sia diretta che per equivalente, per oltre 2,3 milioni di euro....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TERAMO - Eseguiti dalla Guardia di Finanza di Teramo due decreti di sequestro preventivo finalizzati alla confisca, sia diretta che per equivalente, per oltre 2,3 milioni di euro. Bancarotta fraudolenta patrimoniale ed evasione all'Iva sono le ipotesi di reato che hanno originato i provvedimenti, accertate dai militari della Tenenza di Roseto degli Abruzzi nei confronti di due aziende della provincia teramana operanti, rispettivamente, nel settore delle riparazioni di autoveicoli e nel settore della compravendita immobiliare. In particolare, le Fiamme Gialle, al termine di articolate attivita' investigative, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Teramo quattro soggetti, tra amministratori e soci di un'autocarrozzeria, che, in una conclamata fase di insolvenza aziendale, propedeutica al successivo fallimento, hanno deliberato atti di disposizione pregiudizievoli per le sorti societarie. Sono stati fraudolentemente trasferiti i beni aziendali in un societa' immobiliare, di nuova costituzione, creata ad hoc, con il preordinato intento di distrarli alla procedura fallimentare, in danno dei creditori istanti insinuatisi nel passivo fallimentare. Alla medesima Procura della Repubblica e' stato altresi' segnalato l'amministratore di un'azienda immobiliare che si sarebbe appropriato indebitamente dell'Iva dovuta all'Erario omettendo il versamento dell'imposta pari a 340 mila euro circa. L'autorita' giudiziaria ha disposto i relativi provvedimenti ablativi, all'esito dei quali sono stati eseguiti sequestri preventivi di denaro contante per complessivi 284 mila euro e beni immobili, distinti in Opifici, terreni e fabbricati, per un valore stimato i quasi 2 milioni e 60a mila euro.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero