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Ormai è un fenomeno social, che corre il rischio di creare più di un problema: dare fuoco al polline di pioppo, meglio se sull'erba fresca, per creare una sorta di fiammata controllata. La lanugine brucia infatti molto velocemente e il fuoco sembra volare sull'erba bagnata. Peccato che sia una delle cose più imprudenti da fare: troppo spesso, infatti, quella scintilla basta per provocare un incendio. E una quantità di danni, soprattutto quando le fiamme si sviluppano nelle riserve naturali. E' successo due volte in due giorni: lunedì, al parco nord di Santa Filomena, ieri pomeriggio alla pineta dannunziana.
A Pescara sud le fiamme si sono sviluppate in due punti, nel comparto 2 dietro l'Aurum e nel comparto 5, zona via della Bonifica, dove già nell'agosto scorso le fiamme divorarono una quantità di vegetazione. I vigili del fuoco hanno avuto ragione in breve tempo delle fiamme, più facilmente in zona Aurum, con qualche complicazione in più nell'area a vincolo completo. L'intervento è stato rapidissimo: le due zone, una volta spento il fuoco, sono state messe in sicurezza e, fino alla tarda serata, è stato effettuato un approfondito lavoro di bonifica delle aree interessate dalle fiamme e mantenuto un controllo per evitare che riprendessero vita eventuali fumaioli. Che durante la notte avrebbero potuto provocare una ripartenza delle fiamme: un fenomeno che incide particolarmente in presenza degli alberi di pino, che spesso bruciano all'interno.
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Il Messaggero