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Voleva nuotare. Svelto svelto è riuscito a defilarsi, è sfuggito all'attenzione di insegnanti e assistenti scolatici ed è andato verso il mare. Non è riuscito ad arrivare fino alla spiaggia, ma ha trovato uno spazio d'acqua adeguato ai suoi desideri: la fontana di piazza Alcyone, a Pescara. Così è saltato dentro e ha iniziato a giocare.
A scuola si sono accorti subito della sua assenza e le ricerche sono partite in tempo reale, ma del ragazzino non c'era traccia. Se lo sono visti arrivare avvolto in una giacca troppo grande, ancora un po' bagnato e soprattutto accompagnato da una macchina della polizia. Perché a trovare il ragazzino, che ha un disturbo dello spettro autistico, è stato proprio un agente della squadra volante della questura di Pescara. Lo ha notato mentre sguazzava nella fontana, solo e infreddolito, e si è avvicinato: non ha ricevuto risposta alle sue domande e ha capito che si trattava di una persona con disabilità. Così ha chiesto aiuto ai colleghi della centrale operativa e al 118. Nello stesso tempo, però, ha stabilito con il bambino un canale di comunicazione: lo ha fatto uscire dalla fontana, lo ha asciugato e scaldato utilizzando la giacca che aveva addosso e poi ha cercato di capire dove poteva accompagnarlo.
Quando l'ambulanza del 118 è arrivata ha trovato il ragazzino in buone condizione e i sanitari hanno verificato che non c'era bisogno di effettuare alcun intervento. Gli agenti hanno ricostruito la situazione e hanno accompagnato il piccolo a scuola. Docenti e assistenti sono stati ascoltati dagli agenti della squadra volante che hanno predisposto un rapporto da consegnare alla procura della Repubblica: la Pm di turno, Fabiana Rapino, ha aperto un'indagine per verificare se sussista un'eventuale ipotesi di omessa custodia.
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