Baby rapinatore di 16 anni terrorizzava i ragazzi: arrestato

Baby rapinatore di 16 anni terrorizzava i ragazzi: arrestato
Era diventato il terrore dei coetanei di Pescara  che minacciava e rapinava. Durante la scorsa primavera, insieme ad altri ragazzini della sua età, aveva letteralmente...

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Era diventato il terrore dei coetanei di Pescara  che minacciava e rapinava. Durante la scorsa primavera, insieme ad altri ragazzini della sua età, aveva letteralmente seminato il panico lungo la riviera. A seguito di indagini da parte della squadra mobile, a maggio era stato rintracciato ed era finito in una comunità educativa. Ieri, per il giovane, un 16enne pescarese con precedenti specifici, è scattato l'arresto e su disposizione del giudice del tribunale per i minorenn. Il provvedimento è stato eseguito dagli agenti della squadra mobile aquilana. Gli episodi per i quali il 16enne è finito nei guai risalgono al mese di marzo.


Con altri coetanei, fra cui un 15enne anche lui con qualche precedente, aveva tentato di rapinare un 19enne e poi rapinato un 17enne. Con la forza ha trascinato le due vittime dietro il muretto dello stabilimento balneare “Sole Luna” e poi ha cercato di impossessarsi di soldi e cellulare. Il 19enne è riuscito a divincolarsi e a scappare, mentre il 17enne è stato bloccato e derubato. La vittima ha successivamente raccontato ai poliziotti di essere stato afferrato per il giubbino e trascinato dietro lo stabilimento. Un vero incubo. Il tutto davanti ad altri ragazzini che sghignazzavano. Due coetanei in particolare lo tenevano fermo e un altro gli frugava nelle tasche impossessandosi di un Iphone 6, della sigaretta elettronica e di 15 euro che aveva nel portafogli. Poi la fuga. Una volta tornato a casa, il giovane ha raccontato tutto ai genitori e la sera stessa ha sporto denuncia in questura. Sono state quindi avviate indagini da parte della squadra mobile di Pescara che, nel giro di poco tempo, hanno portato ad identificare i responsabili e recuperare Iphone e sigaretta elettronica. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero