Avvocato preso a sprangate, sospetti un 70enne sconfitto in una causa

Avvocato preso a sprangate, sospetti un 70enne sconfitto in una causa
Sarebbe legata a motivi personali e professionali la vile aggressione avvenuta l’altro giorno ai danni dell’avvocato Vincenzo Colaiacovo, vittima di un vero e proprio...

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Sarebbe legata a motivi personali e professionali la vile aggressione avvenuta l’altro giorno ai danni dell’avvocato Vincenzo Colaiacovo, vittima di un vero e proprio agguato davanti al portone della sua casa-studio nella centralissima via Carrese a Sulmona. E’ questa la conclusione a cui sono arrivati i carabinieri della compagnia di Sulmona che per tutta la giornata di sabato hanno visionato frame dopo frame le immagini registrate dalla videosorveglianza privata e pubblica. E proprio grazie a quest’ultima che gli inquirenti sono riusciti a ricostruire tutta la sequenza dell’agguato: il pedinamento, l’aggressione con un bastone e poi la fuga nei vicoli del centro storico.


Si tratterebbe di un settantenne di Bugnara che giovedì scorso aveva perso una causa civile nella quale la controparte era proprio l’avvocato Colaiacovo. All’uomo era stato comunicato che a seguito della sentenza del giudice, avrebbe dovuto pagare all’avvocato 7mila euro di risarcimento. Una notizia che gli ha fatto perdere evidentemente la testa, fino a progettare di aspettare Colaiacovo sotto casa e prenderlo a bastonate. I carabinieri hanno già ascoltato il presunto aggressore a sommarie informazioni nella sua abitazione di Bugnara: l’uomo non ha confessato, ma avrebbe fornito agli inquirenti importanti riscontri.


Oggi stesso sul tavolo della procura della Repubblica di Sulmona, quindi, sarà depositata l’informativa che vede al momento la denuncia a piede libero (non ricorrerebbero per i carabinieri gli estremi per l’arresto) per lesioni personali aggravate il settantenne di Bugnara. Ipotesi di reato che la procura, però, potrebbe anche aggravare con quella di tentato omicidio. Colaiacovo, che si trova ancora ricoverato in ospedale in prognosi riservata, ha riportato due importanti ferite in testa che hanno costretto i medici ad applicargli decine di punti di sutura. La prognosi resta ancora riservata, ma Colaiacovo e la comunità tutta possono tirare un sospiro di sollievo, perché, per quanto grave, la ritorsione di un singolo allontana le ipotesi che pure erano state fatte di una reazione da parte della criminalità organizzata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero