Pronto soccorso, il sindaco Di Natale: «Pazienti lasciati in attesa a 40 gradi»

Il primo cittadino di Aielli: «Ho avuto segnalazioni incredibili, di medici e infermieri che lamentano la mancanza di aghi, di punti di sutura e di strumenti necessari alla minima assistenza. Una vergogna senza fine»

Pronto soccorso, il sindaco Di Natale: «Pazienti lasciati in attesa a 40 gradi»
«Pazienti, spesso anziani, parcheggiati per giorni su barelle in spazi angusti, senza finestre, senza ricambio d’aria, con 40 gradi». È il sindaco di...

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«Pazienti, spesso anziani, parcheggiati per giorni su barelle in spazi angusti, senza finestre, senza ricambio d’aria, con 40 gradi». È il sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, a raccontare cosa succede in questi giorni al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano, in provincia dell'Aquila. «Ai dipendenti - aggiunge - è stato imposto di non diffondere immagini dei reparti, ma una situazione del genere non si può nascondere a colpi di direttive interne. È il pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano, qualche giorno fa, documentato da un mio amico che ha avuto bisogno di cure». Il primo cittadino ricorda anche un pensionato di 78 anni deceduto dopo tre giorni passati su una lettiga. «La notizia che leggo sui giornali è che uno di loro non ce l’ha fatta. È morto lì, dopo tre giorni passati su di una lettiga. Basta con le rassicurazioni false di manager e dirigenti vari. Basta con la propaganda. Il livello della sanità pubblica marsicana non è mai stato così pessimo. Ho avuto segnalazioni incredibili, di medici e infermieri che lamentano la mancanza di aghi, di punti di sutura e di strumenti necessari alla minima assistenza. Una vergogna senza fine».


A causa del caldo sono molti gli anziani costretti a fare ricorso ai medici del presidio ospedale. «Arrivano in serie, qualcuno accompagnato dai familiari, altri, la maggior parte, a bordo delle ambulanze del 118», dice un infermiere. Sono gli anziani le prime vittime del caldo africano. È stata una settimana intensa per il pronto soccorso, con i sanitari impegnati ad assistere ottantenni e novantenni alle prese con difficoltà respiratorie e complicazioni accentuate dall’afa. Un reparto che in questi periodi , come mostrano le foto, rischia il sovraccarico di lavoro e malati lasciati sulle lettighe. Per questo i familiari di Pasquale Ruggeri di 78 anni, avezzanese, morto il 20 scorso, dopo tre giorni passati su una lettiga del pronto soccorso, hanno inoltrato un esposto, tramite il legale Berardino Terra, e martedì il pm Ugo Timpano, ha nominato il medico legale Giuseppe Sciarra per l’esame autoptico.
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Il Messaggero