AVEZZANO - Dieci persone sono state arrestate, tre portate in carcere e sette ai domiciliari sulla base di un'ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Avezzano, su...
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In particolare, a seguito della perquisizione eseguita presso l'abitazione del medico infedele, la Guardia di Finanza ha accertato l'esistenza di due locali adibiti a studio: uno di questi presentava al proprio interno un lettino medico, un separé ambulatoriale ed un armadio a vetri contenente numerosi medicinali. Il luogo, evidentemente, era dedicato anche alla ricezione dei pazienti, nonostante l'indagato operasse in regime di intra-moenia. Ad avvalorare tale ipotesi il rinvenimento di altro materiale quali cartelle cliniche, ricettari, timbri dell'Asl. I casi più eclatanti di mercimonio delle funzioni da parte del detto medico hanno riguardato la produzione di elementi di prova fittizi per incrementare le richieste risarcitorie che un politico, noto a livello locale per aver ricoperto l'incarico di consigliere regionale, aveva avanzato ad un importante società assicurativa; l'elaborazione di false certificazioni a favore di un altro medico per evitare a quest'ultimo il trasferimento di sede; l'attestazione di patologie inesistenti fornita ad un noto pregiudicato per ottenere certificazioni sanitarie che lo esentassero dal presenziare ai processi a suo carico evitandogli così situazioni «particolarmente stressanti» . E, ancora, il riconoscimento di false malattie psicosomatiche a due pubblici dipendenti che consentivano, ad uno, di assentarsi dal lavoro per periodi prolungati, e, all'altro, di ottenere l'esonero dalle attività lavorative pur mantenendo lo stipendio e l'induzione in errore di un consulente del lavoro nominato dal Giudice del Lavoro diAvezzano che, grazie alle false certificazioni, riconosceva ad una donna una pensione di invalidità ai danni dell'Inps.
LA ASL: UN PLAUSO - “Rivolgo un plauso alla Guardia di Finanza per l’attività di indagine che sta portando avanti in merito ai gravissimi fatti emersi in queste ore dalle indagini e che purtroppo coinvolgono anche dipendenti dell’azienda”. Lo afferma il Manager della Asl, Rinaldo Tordera, in merito all’inchiesta sui certificati medici falsi.
“Dai primi riscontri dell’indagine sono emersi fatti inqualificabili ed estremamente gravi”, aggiunge Tordera, “ed auspico che l’inchiesta consenta di individuare eventuali responsabilità di operatori che svolgono compiti importanti all’interno delle istituzioni sanitarie e che dovrebbero sempre dare prova ed esempio di correttezza e credibilità. Siamo al fianco delle Fiamme Gialle per dare loro, se necessario, la massima collaborazione nel proseguimento delle indagini Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero