Quattordici anni per un processo di violenza sessuale su un minore: imputato assolto perché il reato si è prescritto. L’uomo era sotto processo per i reati di...
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La scabrosa vicenda, tenuta sempre segreta, è iniziata nel lontano 2005 quando tre minori, secondo l’accusa, che si erano intrattenuti in un bar della Valle Roveto e avevano acquistato un po’ di droga, ma uno di loro non avendo come pagare gli fu chiesta una prestazione sessuale. Dopo qualche giorno però il minore riferì tutto ai genitori che accompagnarono il figlio in caserma per denunciare l’episodio. I militari dopo lunghe indagini rimisero una relazione al magistrato inquirente che a sua volte chiese ed ottenne dal Gip del Tribunale di Avezzano il processo per il 30enne.
Numerose le udienze che si sono sono tenute in questi 14 anni, ma la maggior parte per mancanza dei giudici sono state rinviate. Il collegio giudicante è poi cambiato più volte e così tutto il lavoro svolto in precedenza è risultato inutile. Col passare degli anni anche i testimoni hanno cominciato a non ricordare più nulla. E questo continuo alternarsi di giudici nel collegio, ha portato alla prescrizione della violenza sessuale venendo meno l’aggravante. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero