«Sto bene e sono tranquillo. Spero di uscire presto e comunque proprio adesso mi hanno comunicato che mi trasferiranno all’ospedale dell’Aquila. Per il resto...
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Ieri pomeriggio al legale sono stati rilasciati i documenti con i quali il Commissario prefettizio aveva disposto il ricovero. «Forse si è agito con troppa leggerezza, potevano essere presi provvedimenti alternativi e meno invasivi? Senza intaccare così gravemente i diritti del mio assistito». «Le certificazioni - ha aggiunto - oltre a contenere l’attestazione delle condizioni che giustificano la proposta di Tso, devono motivare la situazione concreta. Cosa che non è avvenuta». In mattinata lo stesso legale ha deciso di impugnare sia l’ordinanza del commissario Passerotti che la convalida del giudice tutelare del Tribunale di Avezzano. « Sono costretto a farlo - sostiene l’avvocato - poiché pur avendo interrotto i medici il trattamento di Tso, non può essere rilasciato se il Commissario non revoca l’ordinanza e da come mi è stato detto non intende farlo prima dei sette giorni. Una cosa assurda che pesa sullo stato psichico del ricoverato che non riesce a spiegarsi perché sia finito in trattamento».
Si dice che sia andato in escandescenza in mezzo al pubblico. « Da quello che mi risulta si è un po’ animato parlando di Berlusconi e per questo non penso che debba essere ricoverato in uno ospedale psichiatrico. Si poteva e doveva intervenire in altri modi considerato che è anche candidato in una lista alle elezioni amministrative di Avezzano. Ma poi è una ragazzo solo e va aiutato e per questo mi sto impegnando non solo per farlo uscire dall’ospedale ma anche per capire se sono stati commessi degli abusi».
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Il Messaggero