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Gli artificieri sono arrivati, ieri pomeriggio, in via Opi, nel quartiere Cupello ad Avezzano, per accertare l'origine della bomba inesplosa rinvenuta durante gli scavi per la realizzazione di un fabbricato. L'area è stata completamente isolata e controllata dalla Polizia di Stato e dalla Protezione Civile. Si tratterebbe di circa 500 chili di esplosivo ed è una delle più grandi bombe della seconda guerra mondiale rinvenute nella città di Avezzano.
A 78 anni dalla fine del conflitto mondiale è ancora possibile trovare armamenti di questo genere in città, rimasta per settimane sotto pesantissimi bombardamenti degli Alleati che costrinsero la popolazione a nascondersi nei rifugi e nelle grotte. L'operazione di bonifica dovrebbe iniziare la prossima settimana, forse martedì, di primo mattino e comporterà anche la chiusura, per alcune ore, di tutte le strade circostanti. Considerata la posizione dell'ordigno si renderà necessaria l'evacuazione preventiva dalle abitazioni per decine di famiglie. Sul ritrovamento il Centro Giuridico del Cittadino ha inviato la nota. «La grossa bomba americana della Seconda Guerra Mondiale, lunga un metro e venti centimetri per oltre quaranta di diametro, è affiorata fra il materiale di scarto di un cantiere edile in via Garibaldi di Avezzano e la fortuna ha aiutato gli operai, inconsapevoli autori del ritrovamento e non so fino a che punto ha scosso la città o se la cittadinanza è consapevole del rischio corso».
Il Messaggero