L’autopsia non svela il mistero sulla causa della morte di Dario: si attendono ulteriori esami

L’autopsia non svela il mistero sulla causa della morte di Dario: si attendono ulteriori esami
L’autopsia non svela la causa della morte del 59enne rosetano Dario Marinozzi. Il medico legale Pietro Falco, nominato dalla procura di Teramo, dovrà attendere il...

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L’autopsia non svela la causa della morte del 59enne rosetano Dario Marinozzi. Il medico legale Pietro Falco, nominato dalla procura di Teramo, dovrà attendere il risultato degli esami istologici e lo studio approfondito del suo quadro clinico.

Il 59enne è morto sabato 13 agosto dopo tre mesi di ricovero all’ospedale di Atri per un incidente stradale. L'incidente è avvenuto lo scorso mese di maggio a Voltarrosto: il 59enne stava attraversando la strada in prossimità dell'edificio scolastico quando venne investito da una vettura e immediatamente soccorso. Tra i primi ad intervenire il conducente della stessa macchina. Inizialmente le sue condizioni non erano sembrate gravi, ma successivamente la situazione era peggiorata.

«E’ entrato in coma e non si è ripreso», racconta il fratello Rino. Il pm di turno Greta Aloisi della Procura di Teramo, così come avviene sempre in questi casi, ha disposto l'autopsia per accertare se la morte sia una conseguenza dei traumi riportati nell'incidente o se siano sopraggiunte altre condizioni, anche legate ad eventuali responsabilità mediche. «Voglio che venga fatta giustizia per mio fratello. Non è possibile morire a soli 59 anni», conclude Rino. Dario lascia la compagna con la quale conviveva, la mamma e il fratello più piccolo. 

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Il Messaggero