Coronavirus, quinto morto nel centro anziani di Atessa. Borrelli: inaccettabile, ho informato la Procura

Il sindaco Giulio Borrelli. Coronavirus, quinto morto nella casa di riposo di Atessa. Borrelli: inaccettabile, ho informato la Procura
Precopita la situazione alla casa anziani Santa Maria di Atessa dove è stato ufficializzato il terzo decesso da coronavirus. Si tratta di Licia Mancini, 92 anni. Ieri i...

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Precopita la situazione alla casa anziani Santa Maria di Atessa dove è stato ufficializzato il terzo decesso da coronavirus. Si tratta di Licia Mancini, 92 anni. Ieri i contagiati sono saliti a 24, quattro in più, nello specifico tre degenti e un operatore, mentre sono attesi i risultati di altri 17 tamponi.

Atessa, i primi pazienti al Covid Hospital. «Ciao a tutti, ora curateci bene»
«L’epidemia virale ci preoccupa molto – dice il sindaco Giulio Borrelli - Un’altra anziana se n’è andata. Era ricoverata a Chieti da dieci giorni. Sono cinque, nelle ultime settimane, le persone del centro decedute. Per tre è stato accertato il virus, per altre due si è in attesa di conoscere l’esito del tampone. Esiste evidentemente un focolaio infettivo nel centro anziani. Per questo, sulla base di una relazione del Nas dei carabinieri, da noi attivati e continuano ad indagare, ho firmato un’ordinanza trasmessa anche alla procura di Lanciano. L’ordinanza – aggiunge Borrelli – vuole evitare che il contagio si trasferisca dal Santa Maria all’esterno. Ho anche sollecitato il direttore sanitario Asl affinché anche i medici dell’unità speciale territoriale si prendano cura di ospiti e personale. Chi accusa sintomi importanti va portato subito in ospedale. Tra l’altro, il San Camillo de Lellis di Atessa accoglie pazienti di bassa e media complessità e potrebbe benissimo prestare assistenza ad alcuni di questi malati, prima che le cose precipitino».


L’altra sera la Asl ha firmato l’attivazione del servizio Usca per valutare clinicamente i pazienti della casa anziani. Gli ospiti più gravi verranno trasferiti al vicino Covid Hospital. «Sull’ospedale San Camillo De Lellis – prosegue Borrelli - non vogliamo sottovalutare le cose, ma siccome ci sono anche altre patologie non dovute al Covid è ovvio che ci siano altre necessità. Ben vengano le ristrutturazioni ma nel frattempo si trovi un luogo idoneo dove collocare gli altri servizi sanitari. Se l’emergenza si dovesse protrarre per un anno Atessa e 30 comuni resterebbero senza il distretto sanitario di base per un tempo inaccettabile. Non è credibile che non si trovi un posto in un paese che ha tanti edifici. Siamo disposti a dialogare».
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Il Messaggero