L'AQUILA - Non sarà semplice scegliere il successore di Giancarlo Silveri alla guida dell'Asl unica provinciale. La situazione è diventata esplosiva: il...
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LO SCONTRO
A guidare il fronte contrario alla nomina esterna auspicata da Cialente è stato fino dal primo momento Pierpaolo Pietrucci che ieri ha rincarato: «La scelta di un personalità interna, già fatta nell'area di Chieti e Pescara, assume nell'area aquilana valenza ancora maggiore, che non esito a definire politica. Un professionista esterno, per quanto bravo e capace impiegherà mesi per conoscere a fondo una struttura così vasta e complessa. Si rischia, nel rodaggio, di perdere opportunità importanti». Ma Cialente tiene il punto: «Serve un manager, non un medico -ha detto ad AbruzzoWeb- Sono due mestieri diversi. Questa cosa dell'aquilanità è stupida». L'Ugl, con Giuliana Vespa, ha detto che non si può non tenere conto dei 35 sindaci e ha invocato un passo indietro di Cialente e D'Alfonso. Forza Italia, con Liris e Iampieri, chiede a gran voce una nomina interna: «La scelta esterna sarebbe ingiustificabile e difficilmente comprensibile». Liris è stato ancora più tranchant: «Se un medico non può guidare un'Asl, con quali competenze potrebbe mai riuscire ad amministrare una città capoluogo di regione?». Critiche anche dalla maggioranza in Comune: Giuliano Di Nicola, Idv, ha invocato una scelta «all'interno della città, al massimo in provincia». Una cosa pare certa: sarà impossibile far quadrare il cerchio. Qualcuno, questa battaglia, la perderà.
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Il Messaggero