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Sono sulle barricate le educatrici dei nidi, gli unici istituti rimasti in base all'ordinanza del presidente Marsilio, non corretta in senso restrittivo dai sindaci di Pescara, Montesilvano e Città Sant'Angelo a differenza di quanto accaduto ad esempio a Chieti e Lanciano. Rivendicano priorità di vaccinazione in ragione delle peculiarità del lavoro svolto, a stretto contatto con piccoli della fascia 0-6 che non hanno l'obbligo della mascherina.
«Addirittura inizialmente non erano nemmeno inserite fra il personale scolastico e non potevano prenotarsi sulla piattaforma, poi la Regione ha creato un portale apposito - denuncia il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli -. Non capisco perché la Regione non abbia ragionato in termini di priorità, organizzando meglio la profilassi del mondo scuola, tenendo conto delle zone rosse, delle scuole aperte e degli insegnanti di sostegno che hanno continuato in presenza a seguire studenti disabili o con bisogno educativi speciali». In questo clima, e con la minaccia di azioni di protesta, oggi prenderanno servizio le maestre dei nidi, contro la cui chiusura si erano scagliate le mamme, riuscite a far prevalere il proprio interesse.
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