Artista ucciso, Umberto Ranieri fu vittima di un'aggressione omofoba

Artista ucciso, Umberto Ranieri fu vittima di un'aggressione omofoba
C'è un precedente, e risale a 13 anni fa. Umberto Ranieri, 55 anni, pittore e scultore di Paglieta (Chieti), colpito a morte, domenica 17 marzo, probabilmente con un...

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C'è un precedente, e risale a 13 anni fa. Umberto Ranieri, 55 anni, pittore e scultore di Paglieta (Chieti), colpito a morte, domenica 17 marzo, probabilmente con un pugno, in Largo Preneste a Roma, città dove abitava e lavorava da decenni, era già stato aggredito. A rivelarlo è il portavoce del Gay Center di Roma, Fabrizio Marrazzo che scrive: «L'ex compagno di Umberto ci ha informato che nel 2006 fu vittima di aggressione omofoba. Riportò lesioni e lividi al viso e fece denuncia presso le forze dell'ordine di Tor Pignattara, dopo essere stato al Pronto soccorso».


Le indagini per la sua drammatica fine sono serrate. Gli interrogatori anche. C’è l’identikit del giovane che, domenica scorsa, alle 19.15, ha sferrato il colpo letale. Stando alla ricostruzione fatta dai carabinieri ha circa 25 anni, carnagione chiara, e probabilmente è romeno. Si è dileguato, nell'oscurità, assieme ad altri tre, un uomo e due donne, subito dopo avere scaraventato a terra l'artista, che si è sfracellato la testa. Una telecamera nei pressi del capolinea dell’Atac avrebbe inquadrato il gruppo nel punto in cui è avvenuto il delitto. L’identificazione è in corso. I militari sono convinti che l'omicidio non sia il frutto di un’aggressione premeditata, ma di un’azione generata dalla rabbia di un momento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero