L'AQUILA - La Squadra Mobile, sezione contrasto al crimine diffuso, ha arrestato, d’intesa con il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di...
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Le indagini della Squadra Mobile sono state avviate allorchè la madre della vittima si è accorta di un insolito nervosismo e cambiamenti repentini di umore del proprio figlio. A questo punto la donna, per comprendere cosa vi fosse all’origine di tale inquietudine, ha ritenuto opportuno controllare il telefono del ragazzo. Da una disamina della messaggistica WhatsApp, si è resa conto che il figlio ricevesse frequenti messaggi dal contenuto minatorio con contestuali richieste di denaro, causate da un debito contratto dal ragazzo per presunti acquisiti di droga non pagati.
Inoltre, il 9 marzo la donna ha ricevuto anche sulla propria utenza una chiamata da un “anonimo” che con tono imperativo e minaccioso le ha intimato di consegnare la somma di 110 euro al figlio. Nell’occasione la donna, impaurita e fortemente preoccupata da quanto accaduto, ha tentato di offrirsi lei stessa per consegnare il denaro all’estorsore, ma quest’ultimo ha rifiutato insistendo che fosse il ragazzo a portargli quanto richiesto.
La donna fortemente spaventata da quanto accaduto ha deciso di rivolgersi agli investigatori della Squadra Mobile, raccontando quanto capitato e spiegando la forte pressione psicologica in cui versava il figlio, chiedendo di essere aiutata in quanto di li a poco il ragazzo avrebbe dovuto consegnare la somma richiesta nei pressi del polo scolastico di Colle Sapone.
Immediatamente, gli investigatori della sezione contrasto al crimine diffuso hanno raggiunto la vittima nel luogo scelto per la consegna del denaro, senza che quest’ultima si rendesse conto di essere osservato. Trascorsi pochi minuti, si sono avvicinati al ragazzo due coetanei ai quali ha consegnato la somma di 110 euro.
A questo punto i poliziotti della Squadra Mobile sono intervenuti, provocando un tentativo di fuga dei giovani estorsori, intenti ad approfittare della confusione dettata dall’ingresso degli alunni nelle aule, ma sono stati prontamente inseguiti e fermati.
Inoltre, nel corso della perquisizione personale a cui sono stati sottoposti i due giovani albanesi, ad uno di loro sono state sequestrate anche 23 dosi di marjuana pronte per essere vendute nel polo scolastico.
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Il Messaggero