L'Aquila e la serata che non t'aspetti battuto l'Arezzo 2-0 in Tim Cup ora secondo turno contro il Novara

La gioia dopo il gol di Sanni
L'AQUILA - La serata che non t'aspetti. Dopo tre mesi d'inferno, con una squadra senza stelle e piena zeppa di giovani, con la mannaia pendente dell'inchiesta...

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L'AQUILA - La serata che non t'aspetti. Dopo tre mesi d'inferno, con una squadra senza stelle e piena zeppa di giovani, con la mannaia pendente dell'inchiesta Dirty Soccer (dagli spalti cori, applauditi, contro Ercole Di Nicola), L'Aquila si regala un passaggio di turno in Coppa Italia che, probabilmente, neanche il tifoso più ottimista avrebbe potuto immaginare in questa fase. Battuto 2-0 l'Arezzo dell'ex Carcione (in tribuna, così come Susini), sicuramente più avanti nella preparazione e forse sorpreso da un'Aquila annunciata come sparring partner o poco più e invece tornata rapace come nelle migliori occasioni. Dai fischi della scorsa stagione agli applausi: il Fattori, forse all'ultima come palcoscenico del calcio aquilano, offre una degna cornice (quasi 700 spettatori) e un entusiasmo che solo tre mesi fa pareva impensabile. Piace, della nuova squadra, soprattutto l'atteggiamento. Ci sono compattezza e voglia di sacrificarsi che riescono a compensare anche le lacune tecniche, in alcuni casi evidenti.




Il commento di mister Carlo Perrone: "Fa piacere cominciare bene, per l'ambiente, per la società, per i ragazzi. Cominciare con una vittoria dà morale, anche ai tifosi, che magari vedono che si può ottenere qualcosa di buono. E' calcio d'agosto, dobbiamo pensare a farci trovare pronti il 6 settembre. La squadra mi ha sorpreso. Ci stiamo allenando da dieci giorni, avevamo fatto solo due partite tra di noi a tutto campo. Sinceramente non pensavo che i ragazzi sarebbero riusciti a tenere così alla lunga. In realtà più passavano i minuti e più tenevano. Compresi Sandomenico, Ceccarelli, De Sousa, De Francesco, hanno tutti corso tanto. Abbiamo anche fatto lavori fisici importanti, ma tutti hanno risposto bene. L'Arezzo ha fatto 4 amichevoli, anche di livello. Hanno fatto una preparazione non pesante come la nostra. Io preferisco non fare amichevoli nei primi quindici giorni. Qualità in difesa? Non siamo completi in tutto, stiamo cominciando, dobbiamo ancora aggiustare la rosa. Con il direttore ci confrontiamo sempre. Sappiamo che dobbiamo affrontare un campionato competitivo e difficile. Oggi si è visto che qualcuno dei nuovi può essere funzionale. Il mio modo di lavorare è di far star bene i giocatori. De Sousa? Non penso sia un problema farlo restare, lui sa che deve molto al direttore. Fosse per me vorrei non partisse nessuno, ma non so se sarà possibile. Dedichiamo la vittoria a Massimo Mancini".



L'Aquila (4-3-3): Zandrini; Di Mercurio, Sanni, Anderson, Ligorio; De Francesco, Bensaja, M.Mancini (31'st Iannascoli); Sandomenico (38'st A.Mancini), De Sousa, Ceccarelli. All. Perrone



Arezzo (3-5-2): Baiocco; Milesi (1'st De Martino), Monaco, Carlini; Brumat, Feola, Capece, Gambadori, Sperotto (25'st Calabrese); Cori, Bentancourt (34'st Mariani). All. Capuano.



Arbitro: Forneau di Roma 1



Reti: 16' De Sousa, 39' Sanni



Note: ammoniti Sandomenico, Gambadori, Mancini, Monaco, Bensaja, Anderson, Feola Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero