Soldi per l'abitazione equivalente, ma senza residenza: scatta maxi sequestro da 470 mila euro

Soldi per l'abitazione equivalente, ma senza residenza: scatta maxi sequestro da 470 mila euro
L'AQUILA - Avrebbe percepito indebitamente dal Comune dell'Aquila un contributo di circa 470 mila euro per la riparazione della propria casa danneggiata dal...

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L'AQUILA - Avrebbe percepito indebitamente dal Comune dell'Aquila un contributo di circa 470 mila euro per la riparazione della propria casa danneggiata dal terremoto del 6 aprile 2009, dichiarando che si trattava di abitazione principale quando invece l'immobile risultava affittato e lui viveva a Milano non avendo, perciò, diritto al contributo. Per questo motivo, nell'ambito dell'inchiesta sul fenomeno dei cosiddetti "furbetti della seconda casa" della procura della Repubblica del capoluogo abruzzese, su richiesta del sostituto procuratore Simonetta Ciccarelli, il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Romano Gargarella ha disposto un sequestro preventivo per complessivi 470mila euro circa. Le seconde case hanno diritto a un massimo finanziabile di 80 mila euro. L'indagine viene coordinata con l'altro sostituto della procura aquilana, Fabio Picuti, e coinvolge 45 denunciati per un totale di fondi stanziati illecitamente che arriva a 10 milioni di euro. Il provvedimento cautelare è stato eseguito oggi dai militari del nucleo di polizia Tributaria della Guardia di Finanza, al termine di indagini della squadra di polizia giudiziaria dei Vigili urbani aquilani. Le investigazioni svolte hanno riguardato quello che in una nota viene definito «un grave episodio di indebita percezione di un contributo» corrisposto dal Comune a un soggetto privato che aveva falsamente attestato di averne diritto per la ricostruzione della propria abitazione principale gravemente lesionata dal sisma del 2009. Gli accertamenti hanno permesso di stabilire che l'indagato non solo non aveva mai dimorato presso quell'alloggio per cui aveva richiesto il contributo ma l'aveva anche concessa in locazione. I sequestri sono scattati dopo una serie di indagini di natura patrimoniale svolte dalle Fiamme Gialle che hanno consentito di ricostruire e quantificare i beni e le disponibilità finanziarie del responsabile. 
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Il Messaggero