Investita lungo la statale 80, dai resti dello specchietto scoperti i due pirati della strada

Investita lungo la statale 80, dai resti dello specchietto scoperti i due pirati della strada
L'AQUILA-  Una casalinga di anni 54 di Cansatessa è stata investita da un furgone nella tarda serata di lunedi 3 agosto mentre camminava sul ciglio della statale...

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L'AQUILA-  Una casalinga di anni 54 di Cansatessa è stata investita da un furgone nella tarda serata di lunedi 3 agosto mentre camminava sul ciglio della statale 80, nei pressi della sua abitazione.


La malcapitata che si trovava in compagnia della figlia è stata colpita dalla fiancata anteriore e dallo specchietto retrovisore destro del veicolo (staccatosi successivamente dal montante e rimasto sul posto), cadendo rovinosamente a terra e riportando lesioni gravi in più parti del corpo e con una prognosi provvisoria superiore ai 40 giorni.

Le prime indagini condotte dalla Polizia Stradale di L’Aquila, tramite l’acquisizione di immagini video di alcuni impianti di sorveglianza e le risultanze della consultazione di banche dati, hanno portato gli investigatori ad allargare le ricerche alle regioni limitrofe.

Grazie allo scrupoloso esame dello specchietto esterno destro rimasto sul posto ed alla collaborazione fornita dalla Polizia stradale di Caserta, è stato identificato il rivenditore del furgone e, in breve, anche il conducente ed il passeggero, rispettivamente L.A. di 50 anni di Cicciano e G.A. di 48 anni abitante in provincia di Caserta. 

Costoro, dipendenti di una ditta di lavori stradali proprietaria del veicolo, pur confermando l’impatto, hanno riferito di essere convinti di aver investito un animale. Versione che non ha convinto gli inquirenti, atteso che il conducente aveva provveduto, subito dopo l’incidente, a sostituire entrambi gli specchietti esterni di altro colore ed il faro anteriore destro nonché a riparare alla meglio il parafango destro.

Iniziative che propendono più ad ipotizzare  una fuga con omissione di soccorso e susseguente occultamento delle prove.

Per le violazioni contestate il conducente rischia una pena di oltre 3 anni ed il trasportato analoga sanzione nella forma del concorso per l’omissione di soccorso.


All’eventuale accertamento della responsabilità penale conseguirà il risarcimento per i danni fisici subiti della donna.
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Il Messaggero