L'Aquila, via ai lavori nella storica sede dell'Inps: tra 16 mesi Boeri: «Importante stare in centro»

Il via ai lavori alla sede Inps (Vitturini)
L'AQUILA - L’Inps conferma la sua centralità nelle dinamiche sociali nella nostra terra: all’Aquila, dove il presidente nazionale Tito Boeri ha “benedetto” l’avvio...

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L'AQUILA - L’Inps conferma la sua centralità nelle dinamiche sociali nella nostra terra: all’Aquila, dove il presidente nazionale Tito Boeri ha “benedetto” l’avvio dei lavori nello storico edificio in centro che unificherà uffici regionali e provinciali; ma anche in Abruzzo, attraverso un bilancio sociale sempre più vicino alle esigenze dei cittadini, pur in un contesto generale in cui permangono gravi criticità occupazionali.




La presenza di Boeri ha conferito enorme importanza alla giornata di ieri. Intanto, in chiave altamente simbolica, l’istituto continua a scommettere sulla rinascita dell’Aquila. Non era scontato. Invece tra 16 mesi, termine indicato per la fine lavori, la storica sede che si apre lungo via dei Giardini diventerà quartier generale a pieno regime. Un appalto da cinque milioni, già consegnato alla Nidaco di Campobasso, che prevede la riqualificazione energetica e l’adeguamento sismico dell’edificio monumentale, vincolato dalla Sovrintendenza, come ha spiegato il direttore dei lavori, l’ingegner Michele Giannitto. Boeri ha voluto indicare la “visione” della scelta: «Tornare in quella che diventerà la nostra sede, vicino all’Inail e spero anche all’Ufficio del Lavoro, vuol dire molto. Non possiamo fare a meno di stare qui e L’Aquila ha bisogno della nostra presenza in centro». Con un’interessante prospettiva di sviluppo. «E’ vero, la città avrà tanti pensionati- ha detto Boeri- ma questa è anche una città che ha un futuro davanti, lo si vede dai cantieri. Beh, in quest’ottica una strada da seguire potrebbe essere quella di attrarre pensionati anche da fuori, dal resto d’Europa». L’istituto ha lasciato a disposizione la sede Inpdap. Boeri ha auspicato che venga occupata da altre amministrazioni del lavoro, una sorta di centro del Welfare. Il sindaco Massimo Cialente ha detto che la presenza Inps «è fondamentale per ridare vita al centro. Mi spiace che qualcuno abbia scelto di non farlo, come le Poste». Il prefetto Francesco Alecci ha sottolineato la funzione di “riattrattività” sociale e istituzionale svolta dalla Prefettura dal momento del rientro in centro, 24 mesi fa.



I NUMERI


Quanto al bilancio sociale, presentato all’auditorium di Palazzo Silone, presentato dal presidente del Comitato regionale Abruzzo dell’Inps, Enrico Paone, sono emersi dati interessanti. In regione sono 412.717 le pensioni di invalidità, vecchiaia e superstiti. L’uscita complessiva è di 4,7 miliardi di euro a cui corrispondono entrate per contribuzione di 1,6 miliardi. Uno squilibrio evidente nonostante la modestia delle pensioni abruzzesi: 603 euro medi, 700 per i maschi e 532 per le donne; per quelle di anzianità il lordo medio è 1.182 al mese; tutte le altre sono intorno ai 500 euro. Nel pubblico impiego la cifra sale a 1.760 euro medi. Paone ha “bacchettato” il Comune sulla non attivazione di un servizio di assistenza domiciliare ai disabili. Giovanni Lolli ha sottolineato la gravità della situazione occupazionali, le 46 crisi occupazionali ancora aperte (su 81 totali) e la attuale “inefficacia” del nuovo sistema di ammortizzatori sociali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero