L'Aquila, l'avvocatura dello Stato sul caso Grandi rischi: "Chi non ha diritto deve restituire le provvisionali"

L'Aquila, l'avvocatura dello Stato sul caso Grandi rischi: "Chi non ha diritto deve restituire le provvisionali"
L'AQUILA - L'avvocatura dello Stato, per bocca dell'avvocato distrettuale Filippo Patella e di Gianluigi Diodato, ha chiarito la propria posizione in merito al caso...

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L'AQUILA - L'avvocatura dello Stato, per bocca dell'avvocato distrettuale Filippo Patella e di Gianluigi Diodato, ha chiarito la propria posizione in merito al caso delle provvisionali erogate ai familiari delle vittime del sisma a cui lo Stato ha chiesto la restituzione dopo la chiusura dell'iter processuale che ha portato alla condanna del solo Bernardo De Bernardinis tra gli esperti della Commissione grandi rischi, per la morte di 13 persone. 


"Il discorso dal punto di vista umano e morale ha le sue caratterizzazioni che non discutiamo - ha detto Patella -. Dobbiamo agire come tecnici.Tutto quello che stiamo facendo costituisce attività dovuta, non c'è margine di discrezionalità, siamo tenuti a farlo, se non lo facessimo incorreremmo in gravissime responsabilità personali e contabili e saremmo chiamati a rispondere del nostro operato davanti alla Corte dei Conti. Ho sentito molte inesattezze. Non c'è alcun potere discrezionale".

Patella ha ripercorso le tappe della vicenda: "In seguito alla sentenza di primo grado ci fu condanna di tutti gli imputati. L'imputazione è stata di omicidio colposo plurimo in concorso con riferimento al decesso e al ferimento in determinate situazioni. Il pm esercitò l'azione perché ravvisò una condotta colposa in capo ad alcuni soggetti per la morte di alcune persone. Si arrivò poi alla condanna di primo grado, con il risarcimento del danno e con il pagamento della provvisionali. Erano 27 vittime e 2 feriti". A quel punto, dice Patella, "l'amministrazione ritenne di corrispondere le provvisionali. Lo fece anche in tempi abbastanza rapidi. Il processo d'Appello si concluse in maniera difforme. Solo uno degli imputati fu attinto da sentenza di condanna. Vi fu un riconoscimento di non responsabilità nei confronti di tutti gli altri membri della Commissione, con sentenza confermata dalla Cassazione. Con l'ulteriore corollario che essendo rimasto unico imputato, si ridusse il numero delle parti civili ammesse a risarcimento. Le restanti parti civili oggi non hanno più titolo per mantenere quella provvisionale. Non c'è titolo giuridico. La provvisionale si concede nelle more della definizione del giudizio. Quando viene meno la pronuncia di responsabilità penale cade il requisito che giustifica la provvisionale. Quando sento dire che la sentenza non ha annullato le provvisionali inorridisco: sarebbe un'aberrazione giuridica". 


Diodati sta procedendo alla notifica delle citazioni in questi giorni. "Cosa possiamo fare? - ha detto Patella - Le citazioni vanno notificate, le cause vanno fatte.Possiamo eventualmente accordare comodissime dilazioni di pagamento nel momento in cui questi signori riterranno di restituire. Molte persone non sono ancora state attinte da atti giudiziari. Possiamo concordare piani di rientro comodi, adattati alle situazioni familiari. Con riferimento alle posizioni cristallizzate, ovvero a chi ha diritto, stiamo valutando le situazioni. Ho ricevuto fin qui quasi tutti gli avvocati che hanno patrocinato. Ho raggiunto quasi con tutti accordi transattivi. Non ci saranno giudizi. Lo Stato si sta impegnando a corrispondere il saldo. Stiamo trattando, per alcune posizioni ho già avuto adesioni parti civili. Sono state avanzate proposte in termini congrui. Entro fine anno saranno pagati gli importi. Gli aventi diritto sono i familiari e gli eredi di 13 vittime".  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero