L'Aquila, false polizze assicurative: clienti truffati, già quaranta denunce

Il Tribunale dell'Aquila
Sulle polizze assicurative false, fatte stipulare anche in bar e in altri luoghi pubblici, all’occorrenza inviate anche tramite Whatsapp, fioccano le denunce: oltre...

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Sulle polizze assicurative false, fatte stipulare anche in bar e in altri luoghi pubblici, all’occorrenza inviate anche tramite Whatsapp, fioccano le denunce: oltre quaranta, negli ultimi giorni, presentate da parte di ignari proprietari di auto che sono stati truffati. Come era prevedibile cominciano a uscire allo scoperto i sottoscrittori delle presunte polizze fantasma o comunque assicurazioni che avrebbero coperto un periodo molto più breve rispetto a quello sottoscritto, dopo il via all’inchiesta del sostituto procuratore della Repubblica dell’Aquila, Guido Cocco, volta ad accertare il giro d’affari (a quanto pare illegale) messo su negli anni da P.C. di 60 anni dell’Aquila, agente assicurativo prima e intermediario finanziario poi, dopo essere stato radiato dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni con provvedimento del 5 aprile 2022, (e dunque operante con falsa qualifica) dati i suoi reiterai comportamenti truffaldini che risalirebbero al 2011. 

Nel frattempo nei giorni scorsi il pubblico ministero titolare del fascicolo ha affidato alla società Coros dell’Aquila la consulenza informatica sui dispositivi elettronici e informatici (nello specifico si tratta di quattro computer portatili, due Pc da scrivania, uno smartphone, 4 pendrive oltre a centinaia di contratti di assicurazione), sequestrati nell’ambito della perquisizione effettuata la scorsa settimana da parte degli agenti della Sezione di polizia giudiziaria del Compartimento di Polizia Stradale Abruzzo e Molise e dai carabinieri della stazione di Assergi, investigatori che per primi si sono imbattuti durante controlli sulle arteria cittadine e lungo l’A24 in autoveicoli non coperti dalle polizze assicurative. Increduli gli stessi proprietari che alle contestazioni degli investigatori hanno anche esibito i tagliandi, rivelatisi però pezzi di carta senza alcun valore. Di qui le prime denunce alle quali nei giorni si scorsi se ne sono aggiunte molte altre, grazie anche all’attività di segnalazione a tappeto che gli agenti e i carabinieri stanno attuando per evitare che la circolazione dei mezzi non coperti da assicurazione possa provocare ulteriori danni ai proprietari in caso di incidenti più o meno gravi. 
 

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Il Messaggero