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Dallo spaccio di una dose di cocaina a Pianola, zona cimitero, salta fuori una cellula dello smercio di sostanze stupefacenti all'Aquila, composta anche in questo caso da giovani incensurati albanesi, da qualche settimana in Italia. E' quanto hanno scoperto l'altro ieri gli agenti della Sezione narcotici della Squadra mobile della Questura dell'Aquila.
Da fonti confidenziali, gli agenti della Mobile hanno focalizzato l'attenzione sulla Fiat 500 presa a noleggio dallo Shabi, fermato in flagranza di reato nel corso della consegna di una dose di cocaina a un giovane di Pianola che ha confermato di essere un consumatore e che in precedenti occasioni si era rivolto altre sei volte allo stesso indagato per avere lo stupefacente. Le dichiarazioni rese dall'arrestato (di risiedere a Terni) non ha convinto gli investigatori che si sono portati a Scoppito dove il ragazzo era stato visto uscire e rientrare. Qui gli investigatori hanno scoperto come gli altri due giovani albanesi avevano preso in affitto un alloggio, mentre l'arrestato godeva di un secondo appartamento nello stesso edificio, come testimoniato dalla stessa proprietaria.
Nel corso della perquisizione, sono stati rinvenuti complessivamente nei due alloggi altra sostanza stupefacente, denaro contante, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga. Di qui l'arresto anche della coppia di albanesi per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In sede di convalida il giudice ha disposto per tutti e tre gli arrestati l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in attesa del rito direttissimo fissato a fine marzo.
Il Messaggero