L'Aquila, ancora guai per Accord Phoenix: indagato il dg Baldarelli Ora si ipotizza una truffa

L'Aquila, ancora guai per Accord Phoenix: indagato il dg Baldarelli Ora si ipotizza una truffa
L'AQUILA - Nuovo filone d'inchiesta sullo stabilimento dell'Accord Phoenix Spa. I militari delle Fiamme gialle dell'Aquila, coordinati dal sostituto...

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L'AQUILA - Nuovo filone d'inchiesta sullo stabilimento dell'Accord Phoenix Spa. I militari delle Fiamme gialle dell'Aquila, coordinati dal sostituto procuratore, David Mancini, hanno notificato un avviso di garanzia al direttore generale dello stabilimento Francesco Baldarelli, nel quale viene ipotizzato il reato di truffa. Secondo l'accusa, l'indagato (assistito dagli avvocati Giulio Agnelli e Roberto Madama) da Invitalia Spa avrebbe ottenuto un finanziamento (e altri sono in via di erogazione) per 10 milioni di euro circa, sulla scorta, ipotizzano i militari delle Fiamme gialle, di «una fittizia rappresentazione dei presupposti da parte dell'indagato, che avrebbe agito in concorso con altri soggetti al momento sconosciuti». Tale ipotesi verte sulla circostanza che gli ispettori della Asl prima e un sorvolo aereo delle Fiamme gialle di Pescara poi avrebbero fotografato uno stato dei luoghi di lavoro non sicuro e a quanto pare senza le dovute autorizzazioni.


Nella giornata di ieri gli investigatori hanno perquisito i locali in cui Baldarelli svolge la propria attività professionale. Perquisizioni anche nell'abitazione dell'indagato al quale sono stati portati via computer e altri apparecchi elettronici nella sua disponibilità. Secondo Mancini «Baldarelli ha intrecciato una fitta serie di rapporti economici ed istituzionali anche con istituzioni pubbliche (ad esempio Invitalia Spa) al fine di percepire un finanziamento pubblico». La perquisizione è stata motivata con il presupposto, secondo l'accusa, «che vi è fondato motivo di ritenere che l'indagato possa occultare presso la propria abitazione, e auto, oltre al luogo di lavoro, documenti e cose rilevanti, in grado di delineare le condotte fraudolente finalizzate alla percezione dei contributi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero