Anziana disabile strangolata, il figlio ha lasciato un biglietto: ora è in ospedale

Anziana disabile strangolata, il figlio ha lasciato un biglietto: ora è in ospedale
«Come è possibile quanto accaduto? Il figlio le voleva molto bene. La mamma l'ho vista qualche volta da quando è tornata 5-6 mesi fa, ma in casa non si...

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«Come è possibile quanto accaduto? Il figlio le voleva molto bene. La mamma l'ho vista qualche volta da quando è tornata 5-6 mesi fa, ma in casa non si entrava». E' costernata l'anziana condomina che si affaccia al portone della malmessa palazzina residenziale pubblica alla fine di corso Umberto I, a Casoli. L'ingresso traballa anche con folate di vento. Lo stesso ingresso accoglie un fiocco azzurro con cicogna, per la recente nascita in un bambino, che stride tragicamente col delitto avvenuto tra quelle mura. Al primo piano del civico 237, nell'alloggio di destra, l'altra sera è stato trovato il corpo senza vita di Cesina Bambina Damiani, 88 anni, disabile e anche ipovedente. Per la procura di Lanciano il sospettato numero uno è il figlio Francesco Rotunno, 64 anni, rintracciato successivamente ai bordi della strada con ferite ai polsi per un tentativo di suicidio messo in atto.


Il decesso della madre è stato scoperto attorno alle 19 dalla badante di Casoli, A.C., che aiutava Francesco nella cura della donna; le puliva casa, preparava un pasto caldo e le faceva la spesa. Uno choc trovarsela improvvisamente morta su letto, con vistosi segni sul collo. La donna ha anche trovato un biglietto di scuse. Strangolamento emerso da una prima ricognizione cadaverica esterna effettuata dal medico legale Pietro Falco.

Potrebbe essere stato usato un cavo elettrico per strozzarla. Sarà lo stesso Falco a fare l'autopsia a Chieti, dove la salma è stata portata, con incarico del pm Serena Rossi che slitta di un giorno e si terrà domani, mercoledì. Rotunno, ricoverato al reparto di psichiatria di Lanciano, è anche affetto da covid e ciò fa posticipare pure l'interrogatorio. Contro di lui la formale imputazione di omicidio volontario aggravato dal rapporto famigliare. Non ci sono al momento provvedimenti cautelari. Francesco non ha precedenti penali se non una piccola segnalazione per lesioni personali dopo una lite. La tragedia si è chiaramente consumata in un contesto di disagio sociale.

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Il Messaggero