Anche L'Aquila presente nel video “Danzare ancora - Flash mob in tutta Italia” diffuso su Youtube

flash moball'Aquila
L'AQUILA «Da oltre un anno ci parlano solo di morte; la nostra risposta è questa, la vita! Ventotto città. Migliaia di persone in tutta Italia. Ed...

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L'AQUILA «Da oltre un anno ci parlano solo di morte; la nostra risposta è questa, la vita! Ventotto città. Migliaia di persone in tutta Italia. Ed è solo l'inizio. Fatelo vedere al mondo!».

A scriverlo e Matteo Gracis, autore del video pubblicato sul suo canale Youtube, «Un diritto non è ciò che qualcuno ti concede; è ciò che nessuno ti può togliere», la citazione che accompagna il video appartiene a W. R. Clark e il flashmob realizzato da liberi cittadini, in diverse città italiane, che hanno aderito all’originale e spontanea esibizione: Alghero, Chiavari, Milano, Matera, Verona, Trapani, Messina, Venezia, L'Aquila, Palermo, Ragusa, Roma, Trieste, Firenze, Genova, Catania, Domodossola, Torino, Bari, Varese, Rimini, Ostuni, Senigallia, San Benedetto del Tronto, Vicenza, Reggio Emilia, Padova, Cagliari.

Il coordinamento è stato curato da Lisa Parini, mentre il montaggio è di Francesco Pio Raguseo. Gracis, che nel suo canale si definisce: «giornalista, nomade digitale, libero pensatore»  ha divulgato l'altro giorno il video che ha totalizzato oltre 39mila visualizzazioni, in brevissimo tempo.

Il video riguarda i partecipanti ai diversi flashmob realizzati in diverse città italiane e che il 15 maggio scorso, ha interessato anche la città dell’Aquila, dove musicisti, cantanti, attori, ballerini, trampolieri ma anche gente comune hanno improvvisato il pacifico flashmob urbano, nel cuore della città, nei pressi dei "Quattro Cantoni".

«Siamo uccelli liberi senza gabbie o limiti siam pirati in mezzo al mare senza ordini o licenza accendiamo la coscienza e spegniamo la tv, vieni a vivere anche tu e mentre sparano sentenze siamo noi l’irriverenza senza perdere eleganza. Respiriamo in libertà basta con le assurdità dichiarazioni, attestazioni vietate ancor le canzoni ed altre mille prescrizioni ad ogni stretta autoritaria un diritto salta in aria ritroviamo la speranza e benedetto lui che pensa e benedetta lei che danza». Queste le strofe principali della canzone “Danzare ancora” che hanno accompagnato le diverse performance, in maniera del tutto pacifica e di alto stimolo simbolico, di sonora incitazione, attraverso le arti in essa interessate; un tentativo di ritorno alla normalità, alla libertà del respiro, alla leggerezza dell’esistere, una danza propiziatoria che riesca a scacciare quel maledetto virus che ha pesantemente segnato la vita degli essere umani.

Il link del video:

https://youtu.be/p2RIX9MwuSc

Sabrina Giangrande

 

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Il Messaggero