Allarme investimenti a Pescara, due pedoni investiti in pochi giorni

Allarme investimenti a Pescara, due pedoni investiti in pochi giorni
Pedoni e ciclisti come birilli. A Pescara e Montesilvano gli investimenti sono ormai all'ordine del giorno. L'ultimo della serie, ieri mattina, in via Togliatti a...

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Pedoni e ciclisti come birilli. A Pescara e Montesilvano gli investimenti sono ormai all'ordine del giorno. L'ultimo della serie, ieri mattina, in via Togliatti a Montesilvano. A farne le spese, un 53enne. Mentre stava attraversando la strada, è stato urtato da una Jeep, guidata da una 69enne di Montorio al Vomano. In realtà la conducente del mezzo si è fermata per farlo passare, ma proprio in quel momento è stata tamponata da un'altra auto per cui è finita addosso al pedone. Subito soccorso, l'uomo, residente a Montesilvano, è stato trasportato al pronto soccorso. Le sue condizioni non dovrebbero essere gravi. Ferita leggermente anche la conducente della Jeep. Serio, invece, il quadro clinico di un 73enne di Pescara, travolto da un’auto giovedì scorso sulla riviera della cittadina adriatica, all'altezza di via D’Andrea, mentre in sella alla sua bicicletta stava percorrendo la pista ciclabile.


La situazione non va di certo meglio a Pescara, anzi. Due settimane fa, solo in viale Muzii, due investimenti nel giro di pochi giorni. Un bambino di 6 anni e una donna di 71 anni in bicicletta. Martedì, invece, una 59enne albanese è stata falciata da un'auto in piazza Italia. Un vero e proprio bollettino di guerra quotidiano, come conferma Filippo Catania, presidente di Pescarabici. «Il problema purtroppo – sottolinea – è sempre lo stesso. Le città sono poco sicure e vivibili perché ci sono troppe automobili. Automobili che vengono parcheggiate ovunque, occupazioni continue di suolo pubblico. Di conseguenza camminare diventa un’impresa e in tanti finiscono per invadere le piste ciclabili esistenti. Di qui gli incidenti e gli investimenti. Per non parlare poi del mancato rispetto del codice della strada. A Pescara è un emerito sconosciuto. Nessuno ormai lo rispetta, ognuno fa quello che gli pare. E quindi succede di tutto, basta percorrere le strade più trafficate da viale Marconi a via De Gasperi per rendersene conto. Per vedere automobilisti alla guida con il telefonino. Automobilisti che andrebbero maggiormente controllati e sanzionati. Ribadisco, occorre una dieta delle auto. Solo così si possono risolvere i problemi di inquinamento, scarsa vivibilità e i troppi incidenti che ci sono. E non lo dico io. Lo dicono gli ultimi dati forniti dall’Aci». In cima alla classifica delle cause degli incidenti, la distrazione. Di mese in mese drammatico si sta rivelando, stando alla stessa polizia municipale, proprio l’uso del telefonino alla guida. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero