Aggredita e palpeggiata da un maniaco nell'ascensore: un arresto

Aggredita e palpeggiata da un maniaco nell'ascensore: un arresto
Palpeggiatore seriale arrestato dalla squadra mobile di Pescara. Adocchiava le ragazze per strada, le seguiva e poi al momento opportuno saltava letteralmente loro addosso. Due...

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Palpeggiatore seriale arrestato dalla squadra mobile di Pescara. Adocchiava le ragazze per strada, le seguiva e poi al momento opportuno saltava letteralmente loro addosso. Due gli episodi che gli vengono contestati, l'uno in un ascensore e l'altro addirittura all'interno di un negozio. Nel luglio del 2018 era già stato denunciato per aver toccato una donna che passeggiava in via Umbria. Ieri per il molestatore, 21enne, originario della Polonia, senza fissa dimora, è scattato l'arresto in carcere per violenza sessuale e tentata rapina. E' stato rintracciato a Jesi ed ora si trova rinchiuso nella casa circondariale di Ancona.


Le indagini hanno preso il via, nell'aprile scorso, a seguito della denuncia di una giovane pescarese la quale, terrorizzata, si è rivolta alla polizia, raccontando di essere stata importunata dentro l'ascensore del palazzo di via Tasso in cui abita. Alle due di notte, mentre stava rincasando, un uomo avrebbe approfittato del portone aperto per infilarsi con lei nell'ascensore. E a questo punto, le ha alzato la gonna cercando di toccarla nelle parti intime, per fortuna senza riuscirci. Poi ha tentato anche di rubarle una collanina in oro. Non riuscendo neppure in questo intento e di fronte alle sue urla, si è dato alla fuga, facendo perdere in breve le sue tracce.


Un mese dopo, il 31 maggio, una nuova denuncia. Stavolta da parte della titolare di un negozio di via Raffaello, la quale ha riferito di aver subito un'aggressione a sfondo sessuale da un ragazzo, entrato nella sua attività con la scusa di dover fare delle compere. Prima le si è avvicinato e poi le si è buttato addosso, toccandola nelle parti intime. Di fronte alla sua immediata reazione, il giovane è scappato via, lasciando però a terra il giubbotto. Proprio da quel giubbotto, i poliziotti della squadra mobile, guidata da Dante Cosentino, sono riusciti ad individuarlo e a dargli un nome e un cognome. In una tasca vi erano infatti due scontrini fiscali di acquisti effettuati, il giorno prima, in un supermercato cittadino. Grazie alle immagini delle telecamere del supermercato e poi a quelle a circuito chiuso del condominio di via Tasso, è stato chiaro di chi si trattasse. In sede di individuazione fotografica, le vittime lo hanno riconosciuto subito. Più volte, nel recente passato Marchizza era stato controllato dalla polizia. Ad eseguire l’arresto ieri, sono stati i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Jesi dove, a quanto pare, ultimamente si era trasferito. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero