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Vittoria importantissima della Deco Metalferro Amicacci Abruzzo, che di fronte al proprio pubblico batte 69-56 la corazzata Santo Stefano Avis, portandosi così al primo posto del Girone B di Serie A, a due giornate dal termine della regular season. Il primo posto nel girone permetterebbe di incrociare la seconda classificata dell’altro raggruppamento nella semifinale play-off. Un vantaggio che la Deco Metalferro potrà garantirsi con un successo nella prossima giornata di campionato, sabato 26 sul parquet di Bergamo, ultimo impegno degli abruzzesi e va ricordato altresì che l’ Amicacci è classificata anche per Champion League.
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Dietro l’ Amicacci c’è una lunga storia di eventi, alcuni dolorosi e da questi è nata questa splendida iniziativa che nel sociale è al primo posto nella regione mentre su 700 società che operano in questo settore è addirittura nona a livello mondiale. Lo racconta Peppino Marchionni: «L’ Amicacci nacque nel 1983, ma non era questo il nome iniziale. Lo cambiammo nel 1998 dopo che era entrato in società Ronald Costantini e diede un contributo determinante. Poi morì di una grave malattia e noi il Centro sociale che abbiamo costruito lo abbiamo dedicato a lui e porta il suo nome». Poi spiega che «l’idea iniziale nacque da un fatto doloroso, la nascita di mio figlio Galliano, che però venne al mondo con gravi problemi ai piedi e per questo subì una serie di interventi chirurgici che in gran parte hanno annullato le disabilità. Per la riabilitazione lo portai nel centro specialistico di Porto Potenza Picena e qui scoprimmo un mondo in cui tutti i disabili lottavano per migliorarsi e per reagire alle avversità anche attraverso lo sport. Mio figlio, in quelle condizioni, non poteva correre e noi pensammo di metterlo al centro di un progetto nuovo e unico per l’Abruzzo, la nascita di una squadra di basket in carrozzina nel quale ha avuto ed ha un ruolo determinante per i risultati che abbiamo ottenuto. Quest’anno abbiamo avuto anche il logo della Regione e il presidente Marco Marsilio, di tanto in tanto, viene a vedere anche i nostri allenamenti e noi portiamo il nome dell’Abruzzo nel resto del mondo. Nel weekend ospitiamo i ragazzi di Abruzzo e Marche che svolgono il loro allenamenti con noi, è uno spettacolo vedere tanti ragazzini con la voglia di fare, giocare, divertirsi nel segno della normalità».
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Il Messaggero