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.Sale a 20,87 l'incidenza dei positivi al Covid in Abruzzo dall'11 al 17 ottobre, ma secondo i dati Agenas restano stabili i ricoveri in area non critica (3%) e in terapia intensiva (3%). «I positivi che vediamo non sono così pochi ma la situazione sanitaria è buona», commenta il professor Liborio Stuppia, direttore del laboratorio di Genetica molecolare-Test Covid dell'università di Chieti. «Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato dei dati che riteniamo positivi: molte delle persone che non hanno più anticorpi hanno l'immunità cellulare. Quello che è emerso è che anche i vaccinati con Astrazeneca, che sembravano avere pochi anticorpi, in realtà hanno queste cellule della memoria che proteggono. Per cui la situazione è molto rassicurante».
Intanto sale il bilancio delle vittime in Abruzzo: ieri è stato registrato il decesso di una donna di 90 anni della provincia dell'Aquila. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 2.164 tamponi molecolari e 9.861 test antigenici. Sono poi 1.420 gli attualmente positivi (+31), mentre sono 1.362 i cittadini in isolamento domiciliare (+28). Sono 7 i guariti e 39 i nuovi positivi registrati ieri, di età compresa tra 3 e 84 anni. Salgono a 53 i ricoverati in area medica (+3), restano 5 quelli in terapia intensiva. A livello provinciale l'Aquilano è il più colpito (20), seguono il Chietino (12), il Teramano (3) e il Pescarese (2), mentre per 2 positivi sono in corso verifiche sulla residenza.
Procede intanto la campagna vaccinale classica dopo il raggiungimento, lo scorso 14 ottobre, dell'80% della popolazione vaccinabile e si punta all'85%. Stando all'ultima media mobile a sette giorni di vaccinati ogni giorno in Abruzzo, pari a 1.205, bisognerà attendere ancora un mese e 15 giorni per raggiungere questo step. Per la campagna di somministrazione della terza dose si registrano però numeri ancora poco gratificanti: al 17 ottobre sono appena 9.836 le terze dosi inoculate in Abruzzo, pari al 5,4% della platea.
Il Messaggero