A Empoli pareggio amaro, Fiorillo: "Grazie Zeman per la fiducia. Pronto a ricominciare nel suo Pescara"

di Orlando D'Angelo

PESCARA Seconda presenza stagionale, secondo pari consecutivo....

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PESCARA Seconda presenza stagionale, secondo pari consecutivo. Vincenzo Fiorillo è arrivato tardi, ma si è fatto trovare pronto. Il portiere genovese non sorride, però, a causa del pareggio di Empoli che chiude virtualmente il campionato del Pescara. “Abbiamo creato molto, abbiamo lottato su ogni pallone in una giornata calda in cui era difficile tenere i ritmi alti. Ci siamo riusciti, ma non è bastato per vincere. Ci resta tanto dispiacere perché volevamo i tre punti ad ogni costo”, dice Fiorillo, autore di una parata decisiva nel secondo tempo e di una prestazione sopra la sufficienza. E adesso? E’ finita? “Io penso tutti i giorni a questa salvezza che diventa sempre più miracolosa: rispondo per me, ma dico che ci penso ancora. Spero che lo facciano tutti i miei compagni. Qui abbiamo tirato fuori l’orgoglio, ma ora è il momento di fare vedere il valore umano di ognuno di noi”. Gol sprecati in attacco, un gol subito in avvio in modo rocambolesco. “Non siamo stati pronti sul loro schema da rimessa laterale, non possiamo permetterci certe distrazioni. Ma abbiamo reagito bene, ci è mancata solo la mira. E’ vero che la fortuna bisogna un po’ cercarsela e forse qualche mese fa non lo abbiamo fatto, ma ultimamente l’avremmo meritata in alcune situazioni”. Fiorillo ha un contratto con il Delfino e lavora per far parte del progetto di Zeman. “Il mister mi ha dato fiducia in un momento delicatissimo, per me questo significa tanto. Io ci penso al futuro in maglia biancazzurra, prima però penso fino all’ultimo secondo a questo campionato. La mia testa dura mi ha portato a rispondere presente dopo tante settimane di attesa. Ho sofferto tantissimo, senza giocare e vedendo i compagni in quella posizione. Ora ci sono e voglio dimostrare di meritare questa maglia”. Sabato prossimo sarà un ex contro la Juventus? “Un’esperienza che per me è durata dieci giorni. Penso a giocare tutte le partite con il coltello tra i denti. Zeman non ci permetterà di rilassarci neanche all’ultima giornata”.

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Il Messaggero