Indagine su viadotti A24, dissequestrati 26,5 milioni agli amministratori di Strada dei Parchi

Indagine su viadotti A24, dissequestrati 26,5 milioni agli amministratori di Strada dei Parchi
TERAMO - Il tribunale del Riesame di Teramo ha annullato interamente il sequestro, per un totale di 26,7 milioni di euro circa, a carico degli amministratori di Strada dei Parchi,...

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TERAMO - Il tribunale del Riesame di Teramo ha annullato interamente il sequestro, per un totale di 26,7 milioni di euro circa, a carico degli amministratori di Strada dei Parchi, provvedimento che era stato deciso nell'ambito dell'indagine della Procura sulla sicurezza dei viadotti.  

Il Gruppo Toto, in una nota, ha detto di aver accolto «con soddisfazione l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Teramo che annulla interamente il sequestro di ingenti fondi dei suoi Amministratori e, per la maggior parte (€21,8 milioni circa su complessivi €26,7 milioni circa), il sequestro dei fondi delle sue Società, a conferma di quanto sempre sostenuto dal Gruppo in merito alle infondate accuse formulate». 

«È un passo importante - recita la nota - che restituisce verità a ricostruzioni mediatiche scorrette, fantasiose e gravemente lesive dell’immagine e dell’operato del Gruppo Toto e dei propri amministratori. Il provvedimento del Tribunale, andando al di là di ogni clamore mediatico evidentemente ricercato in tutti i modi, conferma che le accuse che hanno portato al provvedimento di sequestro dei fondi alla Toto Costruzioni, alla Toto Holding e agli amministratori e dirigenti delle società si basavano su presupposti errati, ed è questo che oggi è emerso con chiarezza: è stata infatti ribadita la piena legittimità dell’assegnazione dei lavori alla Toto Costruzioni».

L’inchiesta sui viadotti A24: «Ponti corrosi a rischio collasso»

«Basti ricordare - prosegue la nota - che è stato contestato l’affidamento di appalti ad altra società del Gruppo, mentre le norme prevedono espressamente che le società che hanno ottenuto l’affidamento della concessione a mezzo procedura pubblica (cosiddetta gara) non sono obbligate ad affidare gli appalti a terzi, in modo da garantire la realizzazione in tempi e costi certi delle opere di completamento e di ammodernamento dell’autostrada. Appunto, come nel caso di Strada dei Parchi Spa, una delle quattro concessionarie italiane ad aver ottenuto la concessione a seguito di bando pubblico. Tanto, in conformità alla normativa europea vigente».

Resta aperta la questione relativa alla legittimità dell’utilizzo dei fondi pubblici destinati, peraltro con legge del Parlamento e d’intesa con il Ministero, alla realizzazione delle misure urgenti per messa in sicurezza anti-simica di A24 e A25.  «Non si può che ribadire - dice la società - che i lavori di manutenzione delle autostrade A24 e A25 sono stati finanziati per la gran parte dalla Concessionaria Strada dei Parchi: dei 170 milioni necessari, 112 sono stati a carico di Strada dei Parchi e 58 milioni da fondi pubblici previsti da una legge, la n.205/2017, che in maniera puntuale ha individuato la destinazione e gli interventi da eseguire con quegli stanziamenti. E quindi Strada dei Parchi, certa di aver operato nel pieno rispetto della normativa e con assoluta regolarità, non condivide il mancato dissequestro che la riguarda. Resta in attesa del deposito delle motivazioni del provvedimento per valutare l’opportunità di un ricorso in Cassazione. Il Gruppo, anche alla luce del provvedimento odierno, continuerà lungo la strada intrapresa: garantire un collegamento sicuro, sostenere lo sviluppo del territorio e assicurare la continuità di centinaia di posti di lavoro».

 

 

 

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Il Messaggero