«Un tuffo nella musica del XX secolo, con una selezione di brani e compositori che finalmente stanno ritrovando la considerazione che meritano anche nel nostro Paese». Al giovanissimo direttore, Enrico Pagano (classe 1995) e all’Orchestra Canova, che il musicista romano ha fondato a 19 anni, è affidata la serata finale di questa 79esima stagione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti.
IL PROGRAMMA
Questo pomeriggio, alle 17.30, nell’Aula Magna Mario Arcelli della Luiss (e non all’Università La Sapienza), presentano un programma che intreccia musiche di Glass, Britten, Sibelius e Williams. «Proprio a Britten», prosegue il maestro Pagano, al terzo anno di residenza alla Iuc con la sua orchestra, «è dedicato il brano più lungo del concerto: la Serenata per tenore, corno e archi op. 31, scritta per Peter Pears e che noi eseguiremo col tenore inglese Thomas Hobbs e con il primo corno dell'orchestra Luca Medioli.
GLASS E SIBELIUS
Company e Rakastava, sono invece due brevi brani, rispettivamente di Glass e Sibelius, «che ci portano infine in universi sonori sempre coerenti con l’estetica di questo programma, ma letti con gli occhi di un autore degli Stati Uniti e di uno finlandese Pagano, inserito dalla rivista Forbes nella lista dei 100 Under 30 destinati a cambiare l’Italia, tornerà a Roma a settembre per dirigere all’Opera di Roma la prima assoluta della nuova opera di Silvia Colasanti L’ultimo viaggio di Sindbad.