RIETI - Siamo su “Scherzi a parte”. Parcheggio a pagamento per disabili: come non detto. Aveva fatto discutere in questi ultimi giorni il grande cartello apparso a ridosso della cassa automatica per i pagamenti del parcheggio a servizio dell’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti, in via Luigi Baroni, a pochi metri dall’ingresso della struttura. Cartello che recitava testualmente che a decorrere «da lunedì 13 maggio, viste le nuove disposizioni della sede centrale per la fruizione del parcheggio la tariffa di un euro al giorno dovrà essere pagata da tutti gli utenti, compresi i disabili».
Il parcheggio, inaugurato nel 2017, era stato dato in concessione a seguito di gara dal Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Rieti alla ditta AJ Mobilità, per una gestione della durata di venticinque anni. L’annuncio, firmato proprio da AJ Mobilità, aveva suscitato le reazioni di cittadini, rappresentanti delle istituzioni e associazioni di volontariato e disabilità, e motivato telefonicamente a Il Messaggero dalla società con «esigenze contabili», necessarie per «far coincidere gli ingressi con gli incassi in caso di controlli».
Dunque, la tariffa di un euro per ciascun accesso avrebbe dovuto essere pagata anche dai portatori di handicap provvisti di regolare tesserino, come invece non avveniva prima dello scorso 13 maggio.
Sulla questione, tra le righe di questa testata, si era espresso il Coordinamento per il diritto alla salute e politiche sociali: «La nostra prima protesta fece sì che il costo del parcheggio non fosse di un euro l’ora come preteso dalla società ma di un euro al giorno come è adesso. Questa volta siamo costretti a denunciare un comportamento inaccettabile e contro legge per di più a danno di persone malate».
Società che evidentemente deve aver cambiato idea sulla questione, dato che del grande cartello apposto a ridosso delle casse non c’è più alcuna traccia. Rimossa del tutto la comunicazione scritta a pennarello e attaccata con lo scotch, staccata dal supporto probabilmente nottetempo, visto che ieri mattina all’arrivo in ospedale gli utenti - giustamente disorientati - hanno trovato al suo posto solamente le tracce dello scotch rimosso.
Ignote al momento le motivazioni del repentino cambio di direzione sulle nuove disposizioni annunciate a partire da lunedì 13 maggio, poiché nella giornata di ieri, nuovamente e ripetutamente contattata da Il Messaggero, la ditta AJ Mobilità è risultata irreperibile telefonicamente, non rispondendo ad alcuna telefonata. Dunque, tutto come prima - ovvero parcheggio gratuito con smarcamento della targa per i possessori di contrassegno disabili - oppure è stato solamente tolto l’avviso ma il concetto di fondo seppur senza affissione di cartelli rimane in vigore, quindi gli utenti disabili pagheranno l’ingresso? Domanda legittima, alla quale solo AJ Mobilità può dare una risposta. Ammesso voglia farlo.