Giornata mondiale delle api: saggi, romanzi e racconti ispirati a queste meravigliose creature

Giornata mondiale delle api: saggi, romanzi e racconti ispirati a queste meravigliose creature
di Ebe Pierini
9 Minuti di Lettura
Domenica 19 Maggio 2024, 13:21 - Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 09:57

“Se le api scomparissero dalla terra per l’uomo non resterebbero che 4 anni di vita”. Quante volte avete sentito ripetere questa frase? Attribuita ad Albert Einstein pare che invece non sia mai stata pronunciata dal celebre scienziato anche se l’allarme invece non è poi così distante dal vero. Lo scrittore belga Maurice Maeterlinck sosteneva che se le api non facessero loro visita scomparirebbero più di 100.000 varietà di piante.

Non solo produttrici di miele, cera, pappa reale e propoli ma anche insetti intelligenti e utilissimi dai quali dipende la vita di molte specie vegetali. L’ape domestica, il cui nome scientifico è Apis mellifera e nel mondo è conosciuta come ape italica è sicuramente l’impollinatore più conosciuto.  Nell’Unione Europea ci sono circa 600.000 apicoltori per un totali di 17 milioni di alveari dai quali si ricavano 250.000 tonnellate di miele l’anno. In Italia, secondo i dati del 2020, ci sono 65.000 apicoltori che producono circa 25.000 tonnellate miele.

Il 20 dicembre del 2017 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha istituito la giornata mondiale delle api che si celebra il 20 maggio di ogni anno. Una data che ha lo scopo di ricordare quanto le api e gli altri impollinatori in tutto il mondo siano in pericolo ed a rischio estinzione per una serie di cause, perlopiù collegate all’uomo, tra le quali la distruzione degli habitat dove vivono, l’eliminazione di siepi e boschetti, l’inquinamento, i cambiamenti climatici, la presenza di parassiti, patogeni e specie aliene invasive come il calabrone asiatico.

Celebrare la giornata mondiale delle api significa accendere il riflettore sull’importanza di questi insetti e sulla necessità di proteggerli per scongiurare il rischio di estinzione.

Le api hanno ispirato film, canzoni, cartoni animati e libri. Per chi volesse avvicinarsi al fantastico e meraviglioso mondo della api c’è solo l’imbarazzo della scelta tra romanzi, saggi e storie suggestive che come sottofondo hanno quel ronzio così famigliare e che suscitano il ricordo del sapore dolce del miele.

Per approfondire la conoscenza di queste creature stupefacenti si può cominciare da qui:

LA VITA DELLE API di Maurice Maeterlinck  (Bompiani)

Pubblicato per la prima volta nel 1901, "La vita delle api" è il primo di una trilogia di testi dedicata agli insetti sociali: tutte opere che parlano di un mondo minuto e pullulante, lontanissimo eppure molto vicino al nostro. Non è un trattato di apicoltura né un manuale per studenti o saggio scientifico. È semplicemente un libro scritto da un amante delle api, che tratteggia l’argomento con un rigore e una chiarezza dettati dall’affetto per la natura. Il testo fu scritto sull’onda dell’entusiasmo per il progresso tecnico-scientifico, che non smette di ammaliare gli amanti delle scienze naturali.

LA VITA SEGRETA DELLE API di Marco Valsesia (Longanesi)

In questo libro troviamo una intensa e commovente riflessione filosofica ed ecologista sulle api, sulla natura e sul ruolo che l'uomo dovrebbe svolgere nel salvaguardare un mondo che sta lentamente, inesorabilmente scomparendo. "Le api sono l'unico essere vivente del pianeta che è stato in grado di lasciarsi addomesticare dall'uomo, continuando a mantenere praticamente intatto il proprio istinto selvatico. Non è un primato eccezionale?  Vivono appena quaranta giorni ma il loro contributo alla vita sulla Terra è fondamentale. Gli antichi credevano che le api avessero un collegamento diretto con il sole e non è un caso che fossero nelle insegne del Faraone d'Egitto. Ma quando l'autore si è avvicinato per la prima volta a un'arnia  guidato dal nonno apicoltore, queste cose non le sapeva. Gli anni hanno trasformato quel colpo di fulmine in una passione e un lavoro fatti di pazienza, amore e rispetto per la natura. Marco Valsesia oggi gestisce una sessantina di arnie, alleva api regine e usa i social per raccontare a quante più persone possibili come funziona un alveare, straordinario superorganismo vivente. Nel suo primo libro, ricco di notizie e poesia, traccia un ritratto di prima mano della vita segreta delle api ma anche della loro vita sociale.

NELLA MENTE DI UN’APE  di Lars Chittka (Carocci)

Le capacità comunicative delle api, intese come collettività, sono ormai cosa nota. Ma pochi conoscono quanto siano intelligenti singolarmente. Lars Chittka, in questo libro, illustra le incredibili risorse cognitive e la sofisticata mente di queste piccole creature, che riconoscono i fiori e i volti umani, mostrano emozioni di base, sono in grado di contare e utilizzare strumenti semplici, risolvono problemi e imparano dall'osservazione degli altri. Questo libro ci rivela il mondo, straordinario e davvero sorprendente delle api.

Le api sono protagoniste anche di molti romanzi nei quali le vite di questi laboriosi insetti si intersecano con quelle dei personaggi e con varie epoche storiche.

LA STORIA DELLE API di Maja Lunde (Marsilio)

“La storia delle api" è un romanzo epico che coniuga il tema dell'equilibrio ambientale con i sentimenti che realmente muovono la nostra vita. Tra le pagine prendono vita il progetto di un rivoluzionario modello di alveare e le vicende di William, biologo inglese vissuto a metà dell'Ottocento. Ma c’è anche George, apicoltore dell'Ohio che si affida alla tradizione per contrastare la misteriosa moria del 2007. Non poteva mancare una figura femminile ed è incarnata da Tao, giovane madre che si dedica all'impollinazione manuale in una Cina.

LE API D’INVERNO di Norbert Scheuer (Neri Pozza)

Questo romanzo è ambientato in Germania, nel 1944. Egidius Arimond vive in una cittadina di minatori sulle sponde del fiume Urft, una regione con una vegetazione lussureggiante che le api sembrano amare molto, poiché ci vivono da milioni di anni. È un ex insegnante e si guadagna da vivere come i suoi antenati allevando api e vendendo miele,candele di cera, vino e liquori.

Ogni mattina si alza alle cinque, beve un caffè d’orzo e poi si dedica alle arnie. Nel pomeriggio scende in città e si reca in biblioteca, dove controlla se è stato lasciato qualche messaggio per lui. Ma Egidius Arimond ha anche un’attività segreta che, se scoperta, nella Germania del 1944, potrebbe costargli la vita: costruisce cassette cinte da arnie con colonie d’api particolarmente aggressive e, con quelle, organizza il trasporto di fuggitivi ebrei al confine con il Belgio. Per questo ritira ogni giorno in biblioteca comunicazioni in codice, infilate in volumi rilegati in cuoio che nessuno, per sua fortuna, si prende mai la briga di sfogliare. Per ogni ebreo trasportato oltreconfine prende duecento marchi, che gli servono per comprare i farmaci antiepilettici di cui ha bisogno. È la struggente storia di un uomo che, lottando contro la sua malattia, si oppone anche al morbo del nazismo che ha infettato la sua terra, seminando odio e distruzione.

Chi dovesse cullare il sogno di curare un proprio alveare può cercare ispirazione in uno di questi libri che parlano di donne apicoltrici.

LA CUSTODE DEL MIELE E DELLE API di Cristina Caboni (Garzanti)

Angelica non è mai riuscita a mettere radici. Non ha mai voluto legarsi a niente e nessuno, sempre pronta a fuggire da tutto per paura. C'è un unico posto dove si sente a casa, ed è tra le sue api. È un'apicoltrice itinerante e il miele è la sola voce con cui riesce a far parlare le sue emozioni. Ad esempio quello di lavanda può calmare un animo in tempesta e quello di acacia può far ritrovare il sorriso. E Angelica sa sempre trovare quello giusto per tutti, è il suo dono speciale. A insegnarglielo è stata Margherita, la donna che le ha fatto da madre durante l'infanzia, quando viveva su un'isola spazzata dal vento al largo della Sardegna. Dopo essere stata portata via da lì, Angelica ha chiuso il suo cuore e non è più riuscita a fermarsi a lungo in nessun luogo. Fin quando ci mette uno zampino il destino. C'è un'eredità che l'aspetta in Sardegna. C'è una casa che sorge fra le rose più profumate, un albero che nasconde un segreto prezioso e un compito da portare a termine. Solo Nicola può aiutarla. Solo lui può curare le sue ferite, darle il coraggio e, finalmente, farle ritrovare la sua vera casa.

IL CUORE DI UN’APE – IL MIO ANNO DA APICOLTRICE di Helen Jukes (Einaudi)

Helen ha 30 anni quando gli amici le regalano un'arnia da tenere in giardino e tutto cambia nella sua vita.Tra passi falsi e preziose conquiste, Helen impara a prendersi cura di una colonia di api. E, con loro, a prendersi cura di sé. In parte racconto della natura, in parte memoir, in parte vera e propria guida all'apicoltura urbana, questo libro è una meditazione meravigliosamente sincera sulla responsabilità e sulla cura, sulla vulnerabilità e sulla fiducia, sulla creazione di legami e sul trovare nuove strade.

LA VIA DEL MIELE  di Cristina Caboni  (Garzanti)

Dal tetto del palazzo, Alice riesce ad ammirare tutta Parigi. Lì, a decine di metri d'altezza, c'è il suo alveare. Ma ora le api sono scomparse e lei vi legge un messaggio. Quando il telefono squilla, capisce che tutto sta per cambiare: sua sorella Emma che non sente da due anni a causa di una sciocca lite, non c'è più. Prima di andarsene, però, le ha lasciato il dono più grande: sua figlia. Alice non sapeva di avere una nipote e non ha idea di come si cresca un bambino. Deve tornare in Sardegna, l'isola dove vedrà le sue api volare leggere. Gli odori, i sapori e il vento di quella terra lontana faranno cadere una a una tutte le sue certezze, mentre le sue radici riaffioreranno dalla terra. Come un'ape che ricorda sempre la strada verso l'alveare, abbiamo tutti bisogno di trovare un posto da chiamare casa.

Infine due libri in cui si parla dell’insensatezza delle guerre ma anche delle meraviglie della natura.

UOMINI, BOSCHI E API  di Mario Rigoni Stern (Einaudi)

«Vorrei che tutti potessero ascoltare il canto delle coturnici al sorgere del sole, vedere i caprioli sui pascoli in primavera, i larici arrossati dall'autunno sui cigli delle rocce, il guizzare dei pesci tra le acque chiare dei torrenti e le api raccogliere il nettare dai ciliegi in fiore” spiega l’autore. Nei racconti che sono raccolti in questo libro scrive di luoghi paesani, di ambienti naturali ancora vivibili, di api, di lavori antichi che lentamente e inesorabilmente stanno scomparendo. Nella prima parte Rigoni Stern ripercorre i ricordi della seconda guerra mondiale. Poi, però, ci regala storie di animali selvatici e di uomini che vivevano e qualcuno ancora vive in un ambiente sempre più difficile da conservare.

API GRIGIE di Andrei Kurkov  (Keller)

Sergej e Paška sono ormai gli unici abitanti di un villaggio, in quella che è definita zona grigia, stretto nella morsa della guerra tra soldati ucraini e separatisti filorussi che nel Donbass si sparano contro ogni giorno. L’apicoltore Sergej vive le sue giornate dedicandosi al benessere delle sue api perché quelle, al contrario dell’uomo, non causano caos e distruzione ma sono l’essenza di ordine, saggezza e di una meravigliosa produttività. Quando giunge la primavera decide di allontanarsi dalla zona di guerra e di portare con sé le arnie in modo che le sue api possano sciamare e raccogliere il nettare in totale tranquillità e godere degli splendidi paesaggi dell’Ucraina occidentale e della Crimea. Quello sarà un viaggio che cambierà lui e i suoi amati insetti. Questo romanzo ha avuto un grande successo internazionale. Kurkov con questo libro ha messo a nudo con ironia le insensatezze della guerra. Un romanzo poetico e attuale dove la natura e il rapporto dell’uomo con gli altri esseri viventi sono al centro della narrazione.

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