Viterbo, caos per la segreteria Pd
Fuori i renziani. Che si spaccano

Viterbo, caos per la segreteria Pd Fuori i renziani. Che si spaccano
di Simone Canettieri
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Sabato 4 Gennaio 2014, 13:57 - Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 12:41

VITERBO - Tutti contro tutti. Il segretario del Pd Andrea Egidi, novello Penelope, dove aver tessuto la tela due mesi in attesa di un cenno da parte dei renziani ha tirato fuori i nomi, dieci e non definitivi, della sua squadra di governo. Sbirciando nella lista sono rimasti fuori proprio i rappresentanti dell’area che fa capo al sindaco di Firenze. Al contrario, con un bilancino frutto del solito accordicchio, come dice la consigliera comunale Martina Minchella, spuntano le emanazioni dell’asse Fioroni-Panunzi-Sposetti. Il gruppo che ha sostenuto Egidi nel congresso dei circoli e che ha fatto altrettanto, ma non con gli stessi esiti, con Cuperlo alle primarie.

E quindi scoppiato il pandemonio. Ma la notizia anche un’altra: che i renziani sono spaccati. Alessio Trani, candidato alla segreteria con Piazza democratica, vorrebbe entrare. Ma Francesco Serra e Sandro Mancinelli, rottamatori ante-litteram da queste parti, non ci pensano proprio. Il primo in Spagna con la famiglia, il secondo, Mancinelli, in una mail interna ha spiegato che entrare sarebbe un errore - il tema non mi appassiona - tanto che oggi pomeriggio non ci sar. Alle 17.30 nella sede del Pd, infatti, Piazza democratica, o ci che ne rimane, si vede per fare il punto. Se sedersi in un desco gi apparecchiato, come dicono i critici dialoganti, o se declinare l’invito. Il segretario difende la squadra e lascia aperta la porta del dialogo anche se le posizioni apicali (vice e coordinatore) sono gi occupate). Minchella: Non bisogna entrare, meglio essere un pungolo esterno. Egidi un dipendente del Pd e ha ancora di pi le mani legate, questa segreteria compromessa. E poi c’ l’area Civati. Dice il consigliere Christian Scorsi: Il segretario non tiene conto del risultato delle primarie a Viterbo, pensa che meno siamo e meglio stiamo: il mondo cambiato. Ma non il Pd.

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