Pronti, via. Stiamo chiudendo con il programma – dice il presidente dell'ente autonomo San Pellegrino in fiore, Armando Mal – dobbiamo soltanto fare un ultimo incontro con il sindaco Leonardo Michelini. I florovivaisti che parteciperanno saranno per la maggior parte della Tuscia, ma arriveranno anche da fuori provincia.
Definito invece il programma. Tra le manifestazioni che andranno avanti per l'intera durata dell'evento spiccano le degustazioni di Slow Food in piazza del Ges, l'esposizione dell'antica zecca viterbese in via Ottusa, “Il fiore della Tuscia viterbese” nella ex chiesa di piazza San Carluccio, a cura della Camera di commercio. E ancora l'esposizione permanente dei bonsai, gli incontri con gli artigiani del settore, i laboratori per realizzare le decorazioni floreali.
Al ponte che porta al duomo ci saranno invece pittura e sculture, in piazza del Plebiscito il raduno degli appassionati di droni - piccoli velivoli senza pilota - organizzato da Medioera, poi le visite alla Viterbo sotterranea in piazza della Morte (con apertura fino alle ore 24). Per l'occasione della kermesse floreale anche il Colle del Duomo e il palazzo dei Papi saranno disponibili, nel secondo caso con l'apertura straordinaria di ulteriori ambienti storici. Da segnalare l'evento organizzato dalla Cna artigiani: dal primo al 3 maggio alle 20,30, in piazza della Morte, le proiezioni a tema floreale sulla facciata della loggia, realizzate a cura del Magna Magna.
In chiusura, per il 4 maggio, la coniazione di una moneta appositamente realizzata per l'appuntamento viterbese.
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