Infrastrutture digitali, Viterbo maglia nera nel Lazio. Nello speciale report di EY Digital Infrastructure Index che analizza il livello di efficienza e maturità tecnologica nelle 107 province italiane, la Tuscia si piazza al 95esimo posto con un rating di 26.3 su 100 staccata di 5 punti da Rieti, penultima delle province laziali. A guidare la classifica nazionale Genova davanti a Milano e Roma, prima in Regione seguita da Latina e Frosinone
Nel complesso, il Lazio risulta tra le regioni in cui il ritardo tecnologico è maggiore, in una classifica comunque disomogenea in cui non emerge un’evidente spaccatura tra nord e sud ma risultano in difficoltà anche aree del nord est, con 3 province in quarta fascia e una, Viterbo, in quinta.
Un affanno che certifica i problemi del territorio e la lentezza nel raccogliere le sfide a lungo termine, con il rischio di vedere aumentare il gap con il resto del Paese, essere meno attrattiva per capitali e imprenditori e scivolare ai margini del mercato. Il motivo di una preoccupazione legittima è nell’analisi stessa che non si basa su un solo criterio ma prende in considerazione un set di 30 indicatori, classificati in 3 differenti categorie.
A parziale difesa del territorio la sua vocazione agricola. Le filiere meno infrastrutturate sono infatti l’Agrifood ed il Retail Food. Mentre più solide sono technology & telco e media & entertainment nelle quali pesa fortemente la alta concentrazione dei territori metropolitani. Una risposta e un sostegno potrebbero arrivare dal Recovery Fund e dal Piano nazionale per la ripresa e la resilienza con investimenti mirati non solo su banda ultralarga e 5G, ma anche cloud computing, reti IoT e sensoristica.