Covid, molti positivi scoperti dai laboratori privati. Tra i ricoverati una 30enne

Un laboratorio
di Renato Vigna
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Mercoledì 11 Agosto 2021, 07:05

Aumentano i casi ma la strada per scoprirli è cambiata. Non arrivano più tutti dai drive-in o dall’attività di screening del Toc, il team operativo della Asl dedicato al coronavirus. Un fenomeno nuovo sta emergendo negli ultimi giorni nella Tuscia: cresce la percentuale di positivi rilevati dai laboratori privati. Se, fino a poco tempo fa, l’attività era minoritaria rispetto a quella del servizio pubblico, adesso rappresenta circa un terzo del totale.

Sono sempre di più, infatti, quanti si rivolgono alle tante strutture autorizzate ad eseguire i test sul territorio. L’identikit è abbastanza preciso: preferiscono seguire questa strada soprattutto i più giovani, spesso rientrati dalle ferie o da un più breve weekend fuori. Alcuni di loro lo fanno perché presentano alcuni sintomi assimilabili a un possibile contagio o sono venuti a contatto con altri infettati. Altri perché durante il soggiorno si sono trovati in luoghi affollati o in situazioni a rischio e vogliono togliersi il dubbio, pensando – chissà- che rivolgendosi al privato in caso di positività potranno evitare la quarantena.

Così però non è visto che i privati che effettuano i test – antigenici o molecolari che siano - hanno chiesto e ottenuto l’autorizzazione dalla Regione, entrando a far parte di una rete riconosciuta che ha l’obbligo di comunicazioni immediata dei positivi alla Asl che quindi li prende in carico.

Sono riconducibili ai risultati dei laboratori privati una decina dei 30 nuovi positivi scoperti ieri.

Quasi un terzo, 9 per la precisione, si concentrano a Viterbo, 4 a Fabrica di Roma, 3 a Tarquinia, 2 ad Acquapendente, Castel Sant’Elia, Monterosi e Tuscania, uno a Bagnoregio, Corchiano, Nepi, Orte, Piansano e Vetralla. L’età è ancora una volta significativa: dei 30 ultimi contagiati, 18 ha meno di 40 anni. I minori sono 5, tra i 17 e i 16 anni, tranne una bimba di 5.

Crescono i ricoveri. Al momento, delle persone refertate positive al coronavirus, 3 si trovano in ospedali romani con reparti Covid (erano 2 sino a ieri, quando uno degli ultimi positivi è stato nella Capitale) mentre 5 sono ricoverati all’ospedale di Belcolle. Questi ultimi sono over60 tranne una ragazza di circa 30 anni. I restanti 331 positivi stanno trascorrendo la convalescenza nel proprio domicilio. È stato invece dimesso il “no vax” residente a Proceno che nei giorni scorsi aveva contratto il virus con sintomi tanto significativi da rendere necessario il ricovero a Malattie infettive.

Sempre ieri Ancos Confartigianato Viterbo ha donato un ecografo portatile alla Asl. La strumentazione di ultima generazione, acquistata con fondi del 5 per mille, è già in dotazione del team Uscovid dell’azienda sanitaria viterbese. Consentirà di poter eseguire a domicilio le ecografie polmonari.

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