Berlusconi, derby tra falchi e colombe
Sabatini: "Io sto con Alfano"

Berlusconi, derby tra falchi e colombe Sabatini: "Io sto con Alfano"
di Simone Canettieri
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Domenica 10 Novembre 2013, 14:47 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 12:17
VITERBO - Il derby tutto viterbese tra falchi e colombe, lealisti e governisti, potrebbe finire in pareggio: 2-2.



Sabato prossimo al consiglio nazionale del Pdl la Tuscia metter sul piatto della conta quattro voti, quattro storie politiche perfettamente divise a met. Anche dal punto di vista anagrafico.



Attenzione: la battaglia tra gli irriducibili del Cavaliere e gli alfaniani diversamente berlusconiani si gioca sul filo del quorum e quindi anche le posizioni di Giulio Marini, Marcello Meroi, Daniele Sabatini e Bruno Capitoni avranno, nel loro piccolo, un peso specifico non indifferente. In molti in queste ore - dice ironico il falco Meroi - si stanno ricordando del presidente della Provincia di Viterbo. S, proprio cos: i Denis Verdini, i Gasparri, i Matteoli, le Polverini e le pitonesse varie negli ultimi tempi hanno rispolverato dalle agendine i numeri dimenticati.



Sempre la stessa chiamata: U, da quanto tempo, come stai? Ah, mi raccomando poi sabato: vota il nostro documento, e non quello dei traditori.... Viceversa, si registrano anche le telefonate opposte del tenore non vorrai mica stare con chi pensa di trasformare Forza Italia nell’ultima Sal?. E qui sono le colombe, o meglio i governisti alias riformatori, a parlare. Quelli che, come spiega il portavoce Sabatini, riconoscono la leadership del Cavaliere ma vogliono continuare l’esperienza del governo Letta, sperando in un partito pi radicato sul territorio e meno combat in televisione. Insomma, per questo Pdl, mazziato alle urne e incappato nelle inchieste giudiziarie, sar uno spartiacque. Ufficialmente tutti e quattro sono per una terza via, vorrebbero evitare lo scontro fratricida. Ma sar dura. Giulio Marini, chiamato al consiglio nazionale come coordinatore provinciale, dice che «ancora non ho firmato nessuno dei due documenti, nonostante il pressing di queste ore». L’ex sindaco, pioniere di Forza Italia, è diviso: «Mi stanno chiamando tutti, prendo tempo, certo se poi me lo chiedesse Berlusconi di schierarmi con lui, con i lealisti, o falchi che dir si voglia, non potrei dirgli di no». L’epilogo dunque sembra scritto «ma se uscisse fuori un terzo documento...».

Meroi è più sicuro: «Se dovrò scegliere, anche io mi schiererò con i falchi contro questo governo, non potrei mai stare con chi vuole abolire così le Province». In generale Meroi è perplesso sul finale della partita. E non muore certo dalla voglia di finire in ridotta della Valtellina iper forzista, lui che viene dalla destra vera. «Ma meglio così che democristiano o montiano», ragiona ancora il numero di Palazzo Gentili. Che in queste ore sarebbe anche interessato dalla nuova An, ma la presenza di alcuni ex finiani rovina tutto». C’è una storia nella storia per Meroi: quello di sabato potrebbe essere il suo ultimo tangibile atto Politico, «prima di ritirarmi finita l’esperienza, quando sarà, della Provincia».

Per una questione di regolamento del Pdl avrà diritto di voto nelle mozioni anche Bruno Capitoni, capogruppo a Palazzo Gentili. Il quarantenne di Grotte Santo Stefano ha deciso di giocare tutto sulla ruota di Alfano. Così come Daniele Sabatini, consigliere regionale, trentenne in forte ascesa nel partito e non solo per motivi anagrafici. «Ho già firmato il documento di Alfano - rivela -: non è contro Berlusconi ma è a favore della stabilità del governo e della Finanziaria». Anche Sabatini è per «una terza via» per scongiurare una conta drammatica. «Ho fatto sempre un percorso lineare, se il passaggio a FI sarà senza traumi sarò il primo a starci per rispetto del vincolo di mandato. Ma niente scissioni, altrimenti mi sentirò libero». E intanto il pallottoliere continua a girare.
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