Forni, caffetterie, alimentari, rosticcerie: a Viterbo vigilia di Ferragosto con l’incognita della serrata. Le associazioni del commercio e dei pubblici esercizi non hanno ricevuto ancora notizie dal Comune sulla ricognizione delle attività che rimarranno aperte durante le feste. Era un servizio partito sotto la passata amministrazione con l'assessore Alessia Mancini, subito molto apprezzato dai viterbesi e dai turisti. Il Comune pubblicava un elenco e tutti sapevano in anticipo come regolarsi. Ricognizione a parte, sembra che quest’anno in città molte saracinesche resteranno alzate.
“Ci dissero che la ricognizione per Ferragosto sarebbe stata fatta, ma non abbiamo saputo più niente”, risponde da Confesercenti il presidente Vincenzo Peparello. Eppure lo scopo era apprezzato: “Evitava che zone della città restassero scoperte a causa di negozi chiusi per ferie nello stesso periodo. In quel caso il Comune invitava i commercianti ad alternarsi, se non si trovava un accordo allora interveniva direttamente, ma non ce n’è stato mai bisogno”. Anche alla sede di Confimprese, a cui fanno riferimento “molti bar e ristoranti dentro e fuori le mura”, non risultano iniziative comunali: “Alla nostra mail non è arrivato nulla, ricordo invece bene quando la mappatura si faceva, riguardava sia i pubblici esercizi che le attività turistiche”, dice il presidente Gianfranco Piazzolla.
Anche l’anno scorso ci furono problemi, ma la nuova giunta si era appena insediata. Alla fine venne stilata una lista parziale che interessava solo il centro storico. L’elenco si poteva consultare presso l’ufficio turistico o al comando della polizia locale. Prima, invece, la ricognizione si svolgeva con molte settimane di anticipo, riguardava tutti i quartieri ed era annunciata con un ampio battage sui mezzi di stampa e tramite i canali social del Comune.
Cosa prevede invece l’osservatorio della associazioni?
Secondo Piazzola “nel centro storico non ci saranno chiusure selvagge.
“Viterbo ad agosto non sarà chiusa per ferie – sostiene anche Peparello –. In generale da alcuni anni registriamo la tendenza da parte di un numero sempre maggiore di pubblici esercizi a tenere aperto. Un tempo d’estate le città erano deserte, ma allora l’economia durante l’anno girava bene”. Su Ferragosto invece Peparello non garantisce: “E’ comprensibile che quel giorno ci sia chi decide di passare un giorno in famiglia o di andare al mare. O di stare aperto solo mezza giornata”.