Rudy Guede “sorvegliato speciale”. Il 37enne ivoriano, accusato di violenza sessuale dall’ex fidanzata 24enne, appena quattro giorni fa è stato sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di un anno. Una misura che si aggiunge a quella disposta dal gip del Tribunale di Viterbo lo scorso 6 dicembre. Guede, dopo la denuncia della fidanzata, è stato sottoposto al divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico.
Ma per garantire la tutela dell’ex il questore di Viterbo Fausto Vinci ha richiesto al Tribunale di Roma la sorveglianza speciale per codice rosso. Sorveglianza che impone all’indagato di non cercare nessun tipo di contatto con la sua ex. Niente messaggi, niente chiamate e niente scambi sui social. Non solo, l’ivoriano - noto alla cronaca per aver scontato 13 anni di carcere per l’omicidio di Meredith Kercher - non potrà lasciare Viterbo senza aver comunicato le sue intenzioni alla Questura e non potrà uscire di casa dalle 21.30 alle 6.30. Pena il rientro in carcere. Se il 36enne dovesse infrangere una sola delle “regole” disposte dal Tribunale di sorveglianza potrebbe essere arrestato anche in differita.
La storia. La scorsa estate la 24enne viterbese trova il coraggio di denunciare il suo ex compagno.
L’indagini sulla violenza sessuale e i maltrattamenti sono ancora in corso, la difesa di Guede ha deciso di non ricorrere al Riesame per cercare di affievolire la misura cautelare. In attesa della chiusura dell’inchiesta però il 37enne dovrà mantenersi lontano dalla giovane ed evitare ogni contatto.