Tuscia, un hub dei rifiuti: sulle strade 200 camion al giorno. Ecco dove transitano

Tuscia, un hub dei rifiuti: sulle strade 200 camion al giorno. Ecco dove transitano
di Simone Lupino
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Mercoledì 21 Giugno 2023, 05:20

Tuscia, hub dei rifiuti. Da Arlena di Castro a Viterbo. In entrata e in uscita. L’ok negli ultimi anni a diversi tipi di impianti (trattamento, recupero, conferimento) è destinato a far aumentare di molto il numero di camion che circolerà sulle strade locali. Altri progetti stanno per arrivare. Ciascuna istanza viene analizzata anche per le ricadute su traffico ed emissioni. Ma tutt’insieme qual è il loro impatto? Siamo tra 100 e 200 mezzi al giorno. Una stima parziale.

Partiamo dalla discussa - a scoppio ritardato dalla politica - piattaforma Med Sea Litter ad Arlena per il recupero plastica dai rifiuti marini, più discarica di servizio. Tra ingressi e uscite si muoverà “una quantità di materiale pari a 80.000 tonnellate/anno”. In altri termini, “3.200 viaggi di mezzi, circa 10 viaggi al giorno”. Il percorso si può decifrare dal progetto: il sito è “ben collegato alla SP14, ad esigua distanza dalla vicina SR312, che consente il collegamento diretto con il Mar Tirreno (30 chilometri, ndr)”. Si parla, poi, della “vicinanza con la Cassia” e con la A1 , “facilmente raggiungibile dalla superstrada di Viterbo”. Alla piattaforma di Arlena infatti non arriveranno solo rifiuti dal mare ma anche lo “scarto degli impianti di trattamento del rifiuto urbano la cui provenienza riguarda l’intero territorio regionale”.

Sempre ad Arlena è in fase di Via un biodigestore. A proporlo la Bioforch4. I rifiuti proverranno dal Lazio “oltre che dalla bassa Toscana e dall’Umbria”, spiega il piano del traffico. Cinque le direttrici: due da Canino-Tessennano; due da Tuscania-Arlena; una da Viterbo-Capodimonte.

In strada 32 automezzi (14 trattori delle aziende agricole locali con lo strutturante e 18 camion per i rifiuti). Strada sbarrata in via San Giuliano a Tuscania. Con una ordinanza anti-biodigestore il Comune ha chiuso ai mezzi oltre 3,5 tonnellate.

A Viterbo boom di impianti in località Acquarossa. A marzo c'è stato l'ok alla piattaforma per il trattamento rifiuti pericolosi e non della Gea Consulting (250mila tonnellate/anno): un viavai di “84 veicoli commerciali pesanti” e “48 veicoli commerciali leggeri” al giorno. La viabilità principale sarà “caratterizzata dalla SS675”, la superstrada Umbro Laziale.

Ancora all’Acquarossa l’impianto Biometano Tuscia con il transito di “3 automezzi pesanti per il conferimento giornaliero delle matrici in ingresso" e "2 automezzi pesanti alla settimana per il conferimento dei rifiuti e dei materiali prodotti”. Non è finita: altri 34 mezzi al giorno “sulla SP5 (la Teverina, ndr) e su tutta la circolazione limitrofa” dall’ampliamento dell’impianto Dama (recupero rifiuti non pericolosi).

Nel conto, infine, i camion per il quarto invaso alla discarica delle Fornaci, quasi esaurita: 35 viaggi al dì tra l'impianto e il Tmb di Casale Bussi, su Verentana e Tuscanese. Senza calcolare l’eventuale extra da Roma e dal resto del Lazio. Sempre alle Fornaci in fase di Via l'iter per un nuovo biodigestore, che si sommerebbe all'impianto di compostaggio in funzione da pochi mesi. In totale 60mila tonnellate/anno di rifiuti.

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