Tempo di primavera, tempo di sagre a Barbarano Romano, Nepi e Vitorchiano​

Barbarano Romano, la necropoli etrusca di San Giuliano dove si svolge l'Attozzata
di Carlo Maria Ponzi
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Giovedì 5 Maggio 2016, 16:29
Attozzata. Pecorino. Porchetta. Tre protagonisti di altrettante sagre in alcuni centri della Tuscia viterbese.
 
Domenica 8 maggio, l'Attozzata – prende il nome dalla ricotta calda, servita su tozzi di pane dentro ciotole di terracotta, antico piatto povero consumato dai contadini - anima la necropoli etrusca di San Giuliano, nei pressi di Barbarano Romano, dove non mancheranno altre specialità gastronomiche quali la pezzata, carne alla brace, i formaggi, le ciambelline. Tra un assaggio e l’altro, sarà possibile passeggiare all'interno del Parco Marturanum e percorrere il sentiero che porta direttamente ai sepolcri rupestri.
 
Sabato e domenica Nepi festeggia invece il Pecorino romano, accompagnato da prodotti tipici dell'Afro falisco:  fave fresche, salame cotto, miele, confetture, olio extravergine d'oliva.
 
Nelle stesse giornate, la sagra della Porchetta è la regina degli appuntamenti della festa che Vitorchiano dedica a San Michele Arcangelo.
 
Il piccolo centro medievale alle porte del capoluogo non lesina sforzi per apparecchiare come si deve eventi in equilibrio tra il sacro e il profano. E così, accanto alla processione devozionale fino al santuario, non mancano musica e balli in piazza, stand gastronomici, mercatini di prodotti tipici e dell'artigianato, sfilate folkoristiche, gli spettacoli di “Modena City Ramblers” e di Dario Ballantini, i concerti della Banda "Fedeli di Vitorchiano".
 
 
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