Ai viterbesi la Tares non va proprio giù. Alcuni stanno pensando a una class action per ottenere un rimborso del totale pagato. Altri, addirittura, la tassa sui rifiuti vogliono non pagarla e basta. Monta così la protesta contro una città giudicata troppo sporca e un servizio non adeguato alle bollette salate in arrivo.
Si attiva persino l’Adiconsum: «Se le richieste saranno numerose, intenteremo causa». ntanto, i viterbesi sono sul piede di guerra. Come i residenti tra Strada Filante e Strada Fagianello, circa una ventina. Dice Simona B., loro portavoce: «Siamo pronti a creare una "class action" con il sostegno dell’associazione consumatori chiedendo un risarcimento contro l’elevato costo della Tares».
Ma anche in altri angoli della città è piena emergenza rifiuti. «Giusto ieri - racconta Cristiana Lamanna che vive in via Brenta - ho raccolto cinque buste di vetro abbandonato intorno ai cassonetti. Continuo a telefonare per chiedere che vengano a pulire ma non si vede nessuno». Stanca della sua crociata contro i rifiuti, Cristiana, insieme ad alcuni vicini, sta pensando di non pagare la Tares.
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