Talete, entro settembre tutti dentro. Genova: "Tanti i problemi, la presa in carico dei 30 Comuni mancanti sarà condizionata"

Lavori in corso su una conduttura idrica
di Renato Vigna
3 Minuti di Lettura
Domenica 19 Giugno 2022, 11:07 - Ultimo aggiornamento: 18:37

“Mentre tutti stanno facendo politica sulla possibilità di ingresso di un socio privato, perdono di vista le necessità impellenti. Loro si divertono, ma la società è sempre più in difficoltà per la presa in carico dei 30 Comuni”. Non ci gira intorno né usa metafore Salvatore Genova, l’amministratore unico di Talete, per fotografare qual è lo stato attuale della spa che gestisce il servizio idrico integrato nell’Ato 1 Lazio Nord-Viterbo. Sul banco c’è l’ingresso forzoso, a suon di sentenze della giustizia amministrativa e di commissariamenti da parte della Regione Lazio, rinviato per anni e che ora, invece, andrà fatto in fretta e furia, entro la fine di settembre. Due le fasi previste per la presa in carico. La prima riguarda i comuni ribelli che avevano fatto ricorso al Tar, per poi soccombere con la sentenza del Consiglio di Stato a loro sfavorevole. La seconda coinvolge quelli “resilienti”, cioè che non hanno adito le vie legali, semplicemente ignorando l’obbligo di cedere le reti e il servizio. 

Del primo gruppo fanno parte Monte Romano, Bagnoregio, Fabrica di Roma, Farnese, Grotte di Castro, Proceno, Ronciglione e Villa San Giovanni in Tuscia. “Per questi, il passaggio – spiega Genova – è previsto entro 120 giorni dal 25 marzo. Abbiamo avviato la fase di ricognizione, comunicandone gli esiti alla Regione Lazio nonché ai Comuni interessati”. Molti gli elementi mancanti.” Diversi Comuni hanno inviato solo dati parziali, senza – continua l’amministratore di Talete – il nominativo del responsabile del procedimento, ma solo quello dei referenti tecnici”. Ma questi deficit non porteranno comunque a uno slittamento. “I tempi non si possono allungare. Ho chiesto – annuncia Genova – un tavolo tecnico per analizzare i problemi emersi e disciplinarli nei singoli contratti di servizio. Le problematiche sono tantissime, sia tecniche sia amministrative”. Esempi? Talete dovrà decidere come disciplinare la mancanza di impianti di depurazione.

Poi, ci sono gli interventi necessari sugli impianti prima dell’acquisizione. Un problema non da poco. L’unica soluzione percorribile al momento la illustra Genova: “Le prese in carico saranno condizionate e parziali. Diversamente da quanto avveniva in passato, non avendo idea di cosa prenderemo in carico dobbiamo tutelarci”, ammette.

La seconda fase coinvolge i restanti comuni, tra cui i 14 commissariati la scorsa settimana dalla Regione, ovvero Bassano in Teverina, Castiglione in Teverina, Cellere, Civitella d’Agliano, Gallese, Ischia di Castro, Lubriano, Onano, Orte, Bassano Romano, Gradoli, Latera, Vasanello, Vitorchiano. “Questi Comuni sono fortemente in ritardo. Come società – racconta ancora l’amministratore – ci siamo subito attivati non ha appena la Regione ha chiesto il passaggio del servizio entro il 30 settembre. Pochi hanno avviato le procedure. Chi ha atteso il commissariamento, non ha fatto nulla. Il tempo si accorcia sempre di più ma dovremo farcela per forza.

Significa che da qui all’autunno la società ingrosserà le proprie fila: a regime i soci saranno 60. Attualmente (dopo la fuoriuscita di Campagnano Romano) sono 31 i Comuni dentro Talete, più alcune gestioni parziali e conduzioni per pezzi di servizio, come il caso di Tuscania dove la spa si occupa di potabilizzazione o i centri ex Cobalb intorno al lago di Bolsena per la depurazione. Ma l’ingresso in massa di decine di comuni per Talete rischia di provocare pesanti contraccolpi. “La società – conclude Genova – non può anticipare un euro di investimenti. E poi c’è il tema delle fatturazioni: io fatturo, i cittadini pagano dopo sei o dodici mesi, se pagano. Abbiamo fatto appello ad Arera, alle banche, ai soci ma nessuno ci sta aiutando. La società dal punti di vista tecnico c’è ma bisogna lavorare tutti insieme al processo di presa in carico. E serviranno nuove risorse”.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA