VITERBO - Il passato di Faleri Novi torna alla luce. D'intesa tra i Comune di Fabrica di Roma e la Soprintendenza, sono stati recuperati due reperti che giacevano sul greto del torrente Rio Purgatorio nella frazione di Faleri in una posizione di difficile accesso con mezzi meccanici.
Di cosa si tratta? Si tratta di un moncone di colonna e di un frammento di pietra decorata con una concornice e una testa di animale (sicuramente un toro ) che spetterà ora alla Soprintendenza stabilirne l'origine, la funzione e la datazione.
«Ma al di la' di quello che sara' il valore archeologico di quanto recuperato - ha detto il sindaco Claudio Ricci - è stata una giornata fantastica per come le tre Associazioni dei portatori che hanno effettuato il recupero (San Matteo, Santi Gratiliano e Felicissima e Madonna della Vittoria), hanno saputo dare una dimostrazione concreta di come la coesione, l'unita' d'intenti e l'amore per le nostre tradizioni e la nostra storia, possano portare a risultati di straordinaria utilita' per l'intera comunita'.
Ad assistere al recupero anche Sergio Mancini che è stato quello che ha segnalato la presenza dei due reperti, insieme a Pierluigi Capotondi conosciuto come Kaciaro Kaciarus alle autorità competenti. I due successicamente sono tornati sul posto con gli esperti della Soprintendenza e hanno preso contatto con il Comune di Fabrica per il recupero.