Superiore che vai, orari che trovi: nella Tuscia il ritorno sui banchi è tutto un quiz

Cotral
di Federica Lupino
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Sabato 11 Settembre 2021, 06:40 - Ultimo aggiornamento: 12:03

Superiore che vai, orario che trovi. Almeno per le uscite. A due giorni dall’avvio dell’anno scolastico, resta questa l’incognita principale. Difficile trovare la quadra tra i diversi istituti con all’interno vari indirizzie pullman che devono garantire coincidenze su tutta la provincia (ieri uscito il nuovo orario). Se l’ingresso è quasi ovunque alle 8 e alle 9,40, al liceo Buratti di Viterbo si esce massimo alle 14,40 mentre al Cardarelli di Tarquinia ancora non si sa.

I primi a testare le difficoltà sono stati gli studenti del liceo scientifico Ruffini di Viterbo, da ieri già sui banchi con bis oggi. “Per questi primi due giorni, essendo l’unico istituto superiore ad aver anticipato le lezioni, siamo partiti – spiega la dirigente Claudia Prosperoni - con un unico ingresso seppur leggermente scaglionato e una sola uscita. Da lunedì la campanella suonerà alle 8 e alle 9,40, mentre le uscite sanno alle 12.40 e alle 14,40. Le prime due ore saranno da 50 minuti, mentre le ultime 3 da 60. Purtroppo, ad oggi ancora non ci sono indicazioni ufficiali sugli orari dei pullman anche se agli orari scelti da noi dovrebbero esserci”. Se necessario, verranno apportate modifiche strada facendo. Nessun problema per il controllo del green pass, per ora manuale nell’attesa che lunedì arrivi l’applicazione ministeriale.

Tante incertezze anche dalla collega del Farnese, Andreina Ottaviani, cui compete anche l’Alberghiero di Caprarola. “Cotral è disponibile a venirci incontro ma nulla di ufficiale.

L’azienda – rivela – ha riconosciuto che da noi è difficile prevedere la doppia entrata perché i ragazzi arrivano alle 8,30 coi i bus. Quindi, lunedì partiremo con la maggioranza che entrerà a quell’ora e una parte alle 9,40”. La deroga richiesta riguarda anche le uscite: per ora, con l’orario non al completo, ce ne saranno due. Poi con i laboratori potrebbero arrivare a tre. “Inoltre, devono darmi i mezzi il sabato. Noi storicamente facciamo lezione su sei giorni. Questo ho previsto nel piano di studi”, taglia corto Ottaviani.

Altro nodo, quello del personale. Molte saranno le cattedre e i posti vacanti. Dopo gli errori nelle assegnazioni degli incarichi annuali ai docenti, ora si è alle prese con le rinunce e i part-time: ancora non c’è stato il tempo di scorrere la graduatoria e chiamare i sostituti. Peggio va per i collaboratori scolastici e gli assistenti  amministrativi. “La piattaforma di gestione del personale non ha funzionato per ore, quindi – denuncia Brunella Marconi, segretaria dello Snals Confsal – le scuole non sono riuscite a mandare le convocazioni. Lunedì, quindi, molte partiranno con cattedre vuote, collaboratori non in servizio e segreterie con personale ridotto. Una situazione che a macchia di leopardo coinvolge diversi istituti in provincia e che sta aggravando ancora di più un avvio di anno davvero caotico, non certo per colpa degli operatori”.

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